Paola, Radicali e Studenti Unical visitano il carcere
Questa mattina una delegazione composta da Radicali Italiani e studenti del corso di diritto penale dell’Università della Calabria, ha fatto visita alla casa circondariale di Paola. La delegazione, che è stata autorizzata dal dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia, è stata ricevuta dal direttore dell’istituto Caterina Arrotta, dal comandante di reparto della polizia penitenziaria, commissario Maria Molinaro e dagli ispettori capo Attilio Lo Bianco ed Ercole Vanzillotta, sottufficiali in forza al reparto di Paola. Per i Radicali italiani c’erano Emilio Enzo Quintieri e Valentina Anna Moretti mentre gli studenti dell’Unical erano accompagnati da Mario Caterini, docente di diritto penale, che ha fortemente voluto far conoscere la realtà carceraria degli istituti esistenti nella provincia di Cosenza.
Nel carcere di Paola, al momento della visita, erano presenti 196 detenuti, 91 dei quali stranieri, a fronte di una capienza di 182 posti (14 in esubero), con le seguenti posizioni giuridiche: 15 giudicabili, 16 appellanti, 17 ricorrenti e 148 definitivi di cui 5 ergastolani. Due detenuti si trovavano in permesso premio ex Art. 30 ter O.P. concesso dal Magistrato di Sorveglianza Paola Lucente ed 1 detenuto lavora inarticolo 21 O.P. 82 sono le persone detenute alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria, un numero abbastanza elevato rispetto alle altre Carceri calabresi.
Tra la popolazione ristretta vi sono 24 tossicodipendenti, di cui 5 in terapia metadonica, 40 con patologie psichiatriche e 1 con disabilità motorie. Nel corso del 2017 si sono verificati 2 tentati suicidi, 5 atti di autolesionismo e 3 aggressioni nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria.
La delegazione ha visitato tutto lo stabilimento penitenziario, dagli uffici, ai locali in comune, alle sale colloquio, agli spazi esterni, alle camere di pernottamento, intrattenendo anche colloqui diretti con i detenuti e gli operatori per rendersi conto delle condizioni di vita detentiva e chiedere notizie sulla conduzione e gestione dell’istituto. Sono stati visitati tutti e 5 i reparti detentivi (2 sezioni circondariali e 3 sezioni di reclusione) nonché il padiglione a custodia attenuata, separato dal resto dell’Istituto, in cui sono presenti 34 detenuti rispetto ad una capienza di 48 posti, con un trattamento differenziato rispetto al resto della popolazione detenuta.
“Come al solito abbiamo trovato un clima abbastanza sereno - commenta il radicale Quintieri - e questo ci fa molto piacere. A Paola, così come in tanti altri posti, il personale penitenziario opera con molta professionalità e tantissima umanità, cercando di fare il possibile nonostante la cronica carenza di organico. A seguito delle nostre continue sollecitazioni ai vertici dell’amministrazione penitenziaria centrale e periferica, conclude l’esponente radicale, si sta procedendo ad una revisione dell’organizzazione custodiale dell’Istituto, per passare dal modello operativo tradizionale della custodia chiusa a quello moderno che prevede la custodia aperta, c.d. “sorveglianza dinamica”. Manterremo alta la vigilanza affinché, al più presto, si concludano le procedure per l’attivazione della sorveglianza dinamica in maniera tale da adeguarsi al resto degli altri penitenziari d’Italia. Martedì 23 dalle ore 9,30 in poi, una delegazione di Radicali Italiani e dell'Università della Calabria, farà visita anche alla Casa di Reclusione di Rossano.