Risposta del Governo per il carcere di Paola
Il Governo Renzi, giovedì pomeriggio, come preannunciato, ha risposto in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati all’Interrogazione di cui è primo firmatario l’onorevole Vittorio Ferraresi (M5S), sollecitata dal radicale calabrese Emilio Quintieri, relativa anche alla situazione in cui versa la Casa Circondariale di Paola.
"La risposta - si legge in una nota dell'avvocato Enzo Emilio Quintieri - è giunta dal Vice Ministro della Giustizia Enrico Costa, dopo una lunga istruttoria, effettuata dal Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Dipartimento degli Affari di Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Dicastero di Via Arenula, rispettivamente investiti della verifica dell’operato della Magistratura di Sorveglianza, della sussistenza o meno di possibili violazioni della normativa europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle condizioni del penitenziario. Ulteriori notizie sono pervenute, per il tramite del Presidente della Corte di Appello di Catanzaro, dai Presidenti dei Tribunali di Catanzaro e Cosenza e dai Magistrati di Sorveglianza in servizio presso detti Uffici. Il Deputato pentastellato, anche a nome dei suoi colleghi firmatari dell’Interrogazione, in replica al Vice Ministro, ha ringraziato il Governo per l’impegno posto in essere e per l’esaustività della ricostruzione dei fatti, riservandosi l’accertamento di quanto dichiarato e quindi l’eventuale presentazione di altri atti di sindacato ispettivo. Restano insoddisfatti i Radicali per la mancata risposta del Governo ad alcuni quesiti e per l’inesattezza delle informazioni fornite. Il Vice Ministro, in via preliminare, ha precisato che l’impegno del Guardasigilli Andrea Orlando per migliorare le condizioni detentive è stato massimo e polidirezionale sin dall’inizio del suo mandato. I risultati ottenuti sul versante della diminuzione della popolazione carceraria sono sicuramente importanti. Sono infatti notevolmente diminuiti, anche a seguito delle recenti riforme in materia di custodia cautelare, di stupefacenti e di pene non detentive, i flussi medi di ingresso, così come si sono significativamente ridotte le presenze di detenuti in attesa di primo giudizio ed è grandemente cresciuto il numero dei detenuti ammessi a misure alternative. Dall’istruttoria praticata – dice l’On. Costa – non sono emersi riscontri per eventuali carenze o omissioni suscettibili di rilievo disciplinare da parte della Magistratura di Sorveglianza. In particolare, non sono stati rilevati comportamenti dovuti a negligenza o inerzia, risultando piuttosto una attenta vigilanza - anche tramite frequenti visite – nei penitenziari di competenza. E’ stato reso noto che, alla data del 29 settembre, a fronte di una capienza regolamentare di complessivi 2.620 posti detentivi, negli Istituti calabresi risultano presenti 2.364 detenuti e, nella Casa Circondariale del Tirreno, la capienza è indicata in 182 posti, mentre le presenze ammontano a 224 dei quali 35 stranieri (42 in esubero). Prima, tiene a precisare Quintieri, la capienza era di 161 posti, poi aumentata a 172 ed ulteriormente a 182 e la presenza effettiva era sempre intorno alle 300 unità (260 al 31/12/2012, 252 al 30/06/2013, 289 al 31/12/2013, 264 al 30/06/2014). All’interno dell’Istituto, vi sono ristretti 49 tossicodipendenti e 7 detenuti affetti da patologie psichiatriche. Relativamente alla manutenzione ordinaria della struttura, negli ultimi 5 anni, è stata impegnata una cifra così ripartita per anno : 28.000,00 euro nel 2009, 57.000,00 euro nel 2010, 44.548,00 euro nel 2011, 24.320,00 euro nel 2012, 8.190,00 euro nel 2013. Per quanto attiene l’impegno di spesa per la manutenzione straordinaria è stata impegnata la cifra di : 378.743,00 euro nel 2009, 72.430,00 euro nel 2010, 35.840,00 euro nel 2011, 74.089,00 euro nel 2012 e 687.826,00 euro nel 2013. Complessivamente, in Calabria, sono state spese : nel 2009, 360.873,76 euro per la manutenzione ordinaria e 1.200.000,00 euro per la manutenzione straordinaria, nel 2010, 509.360,00 e 798.302,00 euro, nel 2011, 729.970,00 e 37.112,76 euro, nel 2012, 224.500,00 e 3.224.197,96 euro, nel 2013, 327.226,18 e 2.423.447,92 euro, nel 2014, 190.000,00 e 1.352.000,00 euro. Sebbene nel corso del 2014 le somme assegnate abbiano subito un decremento rispetto agli anni precedenti, ha segnalato il Vice di Orlando, è stata assegnata una ulteriore somma pari a 253.000 euro, destinata a finanziare i lavori di completamento del nuovo reparto annesso all’Istituto di Catanzaro. Il Governo ha rassicurato gli Onorevoli interroganti che nel Carcere di Paola è stato finalmente approvato il Regolamento interno con regolare Decreto del Capo del Dipartimento del 16 febbraio scorso, che viene praticata la “sorveglianza dinamica” imposta con la Sentenza Torreggiani della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, garantendo ai detenuti almeno 8 ore al giorno al di fuori della cella, che salgono a 10 ore per i detenuti allocati nel nuovo reparto a custodia attenuata. Ogni ristretto, secondo il Ministero, fruisce all’interno della cella di 4,5 mq calpestabili, escluso il bagno, che diventano 5 mq nel nuovo padiglione adibito a custodia attenuata e che nessuno vive in spazi inferiori ai 3 mq imposti dall’Europa. Questi dati, in particolare, vengono sonoramente contestati dal radicale Quintieri perché, ogni detenuto nei cinque reparti comuni, fruisce di uno spazio pro capite di 2,88 mq, e quindi inferiore ai 3 mq, e ciò in quanto dalla superficie totale va sottratta la superficie occupata dagli arredi della cella (letti, armadietti, etc.) come stabilito dalla giurisprudenza della Corte di Strasburgo e della Cassazione. Riguardo le opportunità trattamentali offerte in ambito intramurario sono molteplici : in particolare, la biblioteca centrale gestita dal cappellano che si aggiunge ad altre attività, quali quelle che si svolgono nella sala socialità ed in quella di lettura e modellismo presenti in ogni reparto, perfettamente funzionanti ed assiduamente frequentate dai detenuti. Nella struttura paolana vi è altresì un teatro dotato di 158 posti a sedere dove si svolgono rappresentazioni artistiche anche con il coinvolgimento dei ristretti e una ampia palestra solo momentaneamente chiusa per contingenti necessità organizzative. Anche queste ultime circostanze vengono contestate dall’esponente radicale il quale riferisce che : le sale socialità, lettura e modellismo, sono state allestite ed aperte solo di recente così come il teatro, realizzato nel 2005, precedentemente chiuso e non funzionante per tutto il 2013 per lavori di ristrutturazione dovuti ad infiltrazioni meteoriche e le rappresentazioni artistiche di cui parla il Vice Ministro risalgono a qualche anno fa. Le attività lavorative presenti ha confermato il Governo sono esclusivamente quelle alle dipendenze dell’Amministrazione. Tuttavia, l’On. Enrico Costa, ha segnalato che esiste un protocollo di intesa tra la Casa Circondariale ed il Comune di Paola, sottoscritto il 19/12/2012 con validità triennale, con il quale dovrebbero essere avviati al lavoro esterno ai sensi dell’Art. 21 della Legge Penitenziaria, un congruo numero di detenuti. Allo stato, per quanto mi risulta, continua il radicale Quintieri, nessun detenuto è mai stato ammesso al lavoro esterno con il Comune di Paola. La lavanderia, risulta chiusa dallo scorso mese di luglio per lavori di ristrutturazione. L’impianto di illuminazione notturna è stato ripristinato ed è oggi perfettamente funzionante, in seguito all’accoglimento, da parte del Magistrato di Sorveglianza di Cosenza, di un reclamo presentato dal detenuto Quintieri, quand’era ristretto in detto Istituto. Per le sale colloqui , ha aggiunto il Vice Ministro On. Enrico Costa, sono in via di completamento i lavori di adeguamento che riguarderanno anche la creazione di una sala destinata ai colloqui con i bambini oltre ad altre 3 sale a norma del Regolamento di Esecuzione Penitenziaria. E’ garantita a tutti i detenuti la effettuazione dei colloqui anche nelle ore pomeridiane e per sei giorni a settimana, compresa, a rotazione, la giornata di domenica ed è prevista la prenotazione delle visite al fine di evitare file ed attese. Nel corso del 2014 è stato attivato, a cura del “Centro Territoriale Permanente – Educazione degli Adulti” di Paola, un progetto a termine di servizio di mediazione culturale per la popolazione detenuta straniera, iniziato nel mese di maggio e concluso nel successivo mese di luglio 2014. Il rappresentante del Governo ha tenuto a precisare che, anche la Casa Circondariale di Paola, viene visitata con cadenza temporale periodica, dalla competente Autorità Sanitaria Locale. Nulla ha detto il Governo – conclude il radicale calabrese Emilio Quintieri agli specifici quesiti formulati nell’atto ispettivo parlamentare - afferenti le istanze di espulsione avanzate all’Ufficio di Sorveglianza di Cosenza dai detenuti stranieri, le date e gli esiti delle visite igienico – sanitarie effettuate ed alla frequenza delle visite, anche di ispezione nelle celle dei detenuti, da parte del Giudice di Sorveglianza".