Al Rendano l’Orestea, la trilogia di Eschilo in scena con i ragazzi del “Telesio”
È tutto pronto per l'evento teatrale, l'Orestea, che verrà messa in scena al teatro Rendano di Cosenza, il prossimo 26 maggio alle 19,30 ed organizzato dal Liceo Classico 'B. Telesio'.
Lo spettacolo, introdotto da Maurizio Bettini, docente di filologia classica presso l'Università di Siena, autorità indiscussa sul mondo classico, prevede la messa in scena della trilogia di Eschilo, Orestea, in un solo atto senza chiusura di sipario per dare la possibilità al pubblico di goderne la trama e le dinamiche senza interruzioni che spezzino il pathos della vicenda vissuta.
La rappresentazione di Agamennone, Coefore ed Eumenidi, pur rispettando il mondo concettuale eschileo che punta sull'espiazione della colpa e sul rispetto della giustizia, evidenzia un'originale e profonda rivisitazione del regista Antonello Lombardo, il quale ha inteso estrapolare da questa complessa serie di eventi conseguenziali un messaggio chiaro e attuale: l'agire ed il patire dell'uomo sono causa ed effetto di un ordine ciclico che assume le fattezze di una tela di ragno i cui fili sono espressione di dinamiche relazionali basate troppo spesso sulla premeditazione, sull'inganno, sulla volontà di affermazione del proprio io.
Si tratta di una produzione dai numeri imponenti: a far rivivere le gesta della stirpe degli Atridi e la realtà divina dell'Olimpo provvederanno le interpretazioni di: Maria Cristina Fiore, Pierluigi Pedretti, Alessandro Russo, Corrado De Pasquale, Vittorio Tenuta, Sara Gedeone nel ruolo di Clitemnestra, Marta Leonetti che sarà Atena, Francesco Garenna che sarà Agamennone, Oreste invece sarà interpretato da Lorenzo Patella, mentre Alessandra Curia sarà Cassandra, la Pizia sarà Antonella Gravina, e Flavio Nimpo sarà Apollo. E tanti altri per un cast che supera la cinquanta persone.
La coreografia è affidata a Ludovica Pingitore ed Angela Campolongo, mentre la scenografia alla maestria di Gianluca Salamone.
“Questa rappresentazione teatrale in uno dei teatri più importanti del meridione d'Italia – ha commentato il Dirigente Scolastico del Liceo, Antonio Iaconianni - vuole essere un regalo che il Telesio, una istituzione scolastica che in quest'ultimo anno ha ricevuto tanto dal territorio dove opera, in termini di consensi e di partecipazione ad ogni importante iniziativa, fa alla gente di Calabria”.
“Come potranno vedere quanti verranno a teatro - ha continuato - si tratta di una produzione imponente che pone al centro l'uomo nella sua complessità ed invita alla riflessione. Siamo già contenti per i tanti biglietti venduti, ne restano veramente pochi e sono certo che in questi ultimi giorni assisteremo alla corsa all'ultimo posto: è segno che la qualità di quanto propone il Liceo Telesio è ben conosciuta da tutti ed è garanzia anche di autorevolezza scientifica e culturale, che nel caso specifico è stata curata dagli ottimi grecisti Marta Leonetti e Flavio Nimpo”.
“La messa in scena dell'Orestea di Eschilo – gli ha fatto eco il regista Antonello Lombardo - intende proporre la trama di Agamennone, Coefore, Eumenidi, attraverso una rivisitazione che rispecchia, a livello metaforico e simbolico, la tela di un ragno, I cui fili sono tessuti, per tenere insieme le azioni che si susseguono, di tragedia in tragedia, fino a ritornare al punto di partenza. In realtà questa conclusione ad anello prelude, implicitamente, al delinearsi di ulteriori dinamiche destinate a rivelare sviluppi imprevedibili ed equilibri precari della condizione umana”.