Rendano. Grande successo per gli studenti del Telesio con l’opera Orestea
“Ora so cosa l’animo umano può provare, ora so che in ogni persona c’è una grandezza inesplorata”. È il teatro la straordinaria lente di ingrandimento sull’anima, ed i giovani del Liceo Classico “Bernardino Telesio” che hanno appena messo in scena al Teatro Rendano, la trilogia di Eschilo “Orestea”, lo sanno bene, lo hanno vissuto in prima persona, e le corde dell’emozione ancora vibrano quando nel Salone di Rappresentanza, a sigillare il successo delle due rappresentazioni nel Teatro di Tradizione cosentino, a ‘coccolarli’ – come dice qualcuno di loro – ci sono il Sindaco Mario Occhiuto, il vicesindaco Jole Santelli, l’assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino, il dirigente alla cultura Giampaolo Calabrese.
Li accompagnano i loro mentori, il dirigente Antonio Iaconianni ed il Maestro Antonello Lombardo, che guida le Officine Teatrali Telesiane ed ha diretto lo spettacolo; “nei loro confronti le giuste parole di gratitudine non si risparmiano, perché - è il commento corale degli studenti – questa esperienza ci ha cambiato la vita”.
Un coinvolgimento così profondo lo hanno restituito tutto al pubblico, “inchiodato alla poltrona – testimonia il dirigente Calabrese, presente alla recita – per oltre due ore di spettacolo, sempre a sipario aperto, che ha sbalordito, e non poco, per ogni suo aspetto: recitazione, canto corale, quadri di danza, cura delle scene e dei costumi. Nulla di assimilabile ad una esercitazione teatrale di studenti, piuttosto ad uno spettacolo di professionisti. Ma più dell’esibizione – è il commento di Giampaolo Calabrese – è importante la produzione, è ciò di cui il teatro ha bisogno, il vero fine del teatro. Questa “Orestea” non può rimanere qui”.
“Da parte dei ragazzi – racconta ancora - la voglia che questo avvenga c’è tutta. Il teatro li ha catturati, sono innamorati della parola e del gesto”. ‘Il palcoscenico per me è una casa, e il sipario è una porta che non si chiude mai’ - è il loro racconto emozionato.
L’Amministrazione comunale che li accoglie, sente che sono un piccolo ‘patrimonio’ da proteggere. “Quella di oggi – dice il vicesindaco Santelli – è la nostra risposta immediata al vostro impegno e al vostro meritato successo, ora è il momento di capire come sostenervi in questo progetto importante che vi vede scuola produttrice di cultura”.
“Contiamo molto sul Telesio – aggiunge – per far rivivere il centro storico, lavorando insieme potete essere i protagonisti della rinascita”.
“Presenti!”, è la risposta del preside Iaconianni al quale piace parlare di un “progetto Telesio”. Un liceo che sa bene come sposare una formazione classica alle esigenze della contemporaneità. “Quale modo migliore di imparare – è il commento del Sindaco Occhiuto, ex telesiano. Siete stati capaci di riallacciare il filo temporale con un passato lontanissimo facendolo dialogare con le tecnologie di oggi, introducendo nella vostra rappresentazione soluzioni sceniche innovative”.
“I nostri giovani sono migliori di quanto a volte pensiamo” – interviene l’assessore Spadafora Lanzino, che a quei ragazzi guarda con gli occhi di chi ha dedicato la sua vita alla scuola.
“Il teatro – aggiunge – è la forma più completa di istruzione, e la scuola, aprendosi così al territorio, riesce davvero a far emergere tanti talenti che non sanno nemmeno di essere tali”.
“I talenti del Telesio”, così anche sulla torta che ha ulteriormente addolcito una mattinata già dolce di emozioni, in compagnia di venti giovani telesiani…ancor prima che studenti.
E “Orestea” ritorna al Rendano, il 27 dicembre (ore 20.30), all’interno del cartellone degli eventi per le ormai imminenti festività natalizie che l’Amministrazione comunale ha allestito e presenterà alla città il 4 dicembre, alle 17, nel Salone di Rappresentanza.