Ricoverato per un Tso muore in ospedale, tensione con parenti e amici
Era stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Cosenza per un Tso, il trattamento sanitario obbligatorio, ma è morto per cause che sono ancora in fase di accertamento.
È successo nella notte scorsa e la vittima è un giovane di etnia rom. Dopo il fatto, però, nel reparto dell’Annunziata sono giunti i suoi parenti e amici che, agitati per quanto successo, hanno letteralmente distrutto alcune suppellettili ed è stato necessario l’intervento dei carabinieri per riportare tutti alla calma. Gli stessi militari dell’Arma stanno indagando sull’accaduto.
h 17:11 | Aveva 44 anni, l'uomo Rom, già noto alle forze dell'ordine, la cui morte ha scatenato molto trambusto nell'ospedale di Cosenza. L'uomo, che lascia moglie e una figlia piccola, si è presentato da solo in ospedale, pare in condizioni di alterazione psichica. Per questo è stato portato nel reparto di psichiatria, dove è stato sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio. Poi è però deceduto, per cause in corso di accertamento. Nel reparto di psichiatria sono poi arrivati parenti ed amici del giovane, che, in forte stato di agitazione, avrebbero danneggiato alcune suppellettili. È stato necessario l'intervento di polizia e carabinieri, che hanno inviato sul luogo diverse pattuglie. Il reparto è stato poi chiuso alle visite, visto che gli altri pazienti erano tutti in stato di agitazione per quanto era successo. Al momento non risulta presentata nessuna denuncia, ma la procura di Cosenza ha acquisito la documentazione relativa a quanto accaduto.