Aspetta la scorta per ore, poi prende un taxi: testimone di giustizia “abbandonato” in aeroporto
Ha atteso per tre ore che qualcuno andasse a prenderlo in aeroporto, dopodiché ha preso un taxi per raggiungere da solo la sua destinazione.
Nulla di strano, niente di particolarmente anomalo se protagonista della vicenda non fosse però un testimone di giustizia e che coloro che avrebbero dovuto raggiungerlo allo scalo, per prelevarlo, non fossero gli agenti addetti alla sua tutela.
È accaduto a Rocco Mangiardi, il commerciante ribellatosi alla 'ndrangheta e da anni, ormai, sotto scorta. Stamani era arrivato nell’aeroporto di una città dove avrebbe dovuto incontrare degli studenti e parlare con loro dei temi della legalità, facendo l’amara sorpresa di non trovare nessuno ad accoglierlo.
"Sono quasi le 3 del mattino - ha scritto lo stesso Mangiardo sul suo profilo Facebook - avendo il telefono scarico non avevo altra soluzione che salire su un taxi e farmi accompagnare a destinazione".
Fonti della Polizia, contattate dall'Agi, hanno puntualizzato che il teste, sotto tutela ormai da 10 anni, ha, come previsto dalla prassi, comunicato i suoi spostamenti al commissariato di Lamezia Terme, dove risiede. La comunicazione è stata trasmessa alla Questura di Catanzaro che ha a sua volta informato la Questura competente. Mangiardi è stato comunque raggiunto e preso in consegna da agenti incaricati, nella scuola in cui era atteso.