Il calabrese Raffaele Sorrentino primo italiano a trionfare in un Main Event del PokerStars Championship
Non tutti sapranno che l’imperatore romano Claudio, appassionato giocatore, aveva fatto fabbricare un tavolo di legno speciale per poter giocare anche quando viaggiava su carri scomodi e instabili. Attualmente le cose sono cambiate e i tavoli più prestigiosi si raggiungono in aereo: ne sa qualcosa il campione Raffaele Sorrentino, originario della Calabria (come un altro grande nome del poker, Salvatore Bonavena, compaesano di Raffaele), ma residente attualmente in Messico, dopo una lunga parentesi a Malta, che per potersi sedere al prestigioso tavolo di PokerStars Championship ha dovuto volare per ben 12 ore prima di poter realizzare il suo sogno.
Nelle interviste rilasciate a freddo dalla vittoria, Raffaele confessa che la sensazione di poter vincere l’ha accompagnato e sorretto dal primo giorno fino all’ultimo quando, ormai esausto, è riuscito a chiudere un deal in heads-up con Andreas Klatt.
E così Raffaele non solo è il primo italiano ad aver vinto un Main Event del PokerStars Championship ma anche il terzo ad aver vinto un European Poker Tour, con 446.000 euro e la soddisfazione di aver trionfato in una delle tappe più prestigiose del mondo: il casinò di Montecarlo. Grazie a questa vittoria, inoltre, Raffaele entra anche di diritto nella Top 25 dell’All Time Money List italiana.
Tanta è la strada che ha percorso questo giovane giocatore in così poco tempo, se si considera che la sua prima apparizione ufficiale risale solamente al 2012 con i primi ITM ufficiali e un timido 47° posto al Mini IPT di Sanremo.
La vera prima vincita di 33mila euro si registra per Raffaele nel 2013 che vengono triplicati nel 2016 con la vittoria all’EPT di Barcellona di 102.000 euro in un evento Turbo.
La sua carta vincente? La convinzione di vincere, tanto forte da non fargli chiudere neanche un deal se non alla fine della competizione e una grande passione per il suo sport. Sembrerebbe, infatti, che dal primo al settimo giorno della tappa di Montecarlo Raffaele avesse sentito forte la sensazione di potercela fare.
Visualizzare il traguardo sarebbe stato possibile, inoltre, grazie a un articolo letto di sfuggita sulle sue probabilità concrete di entrare a far parte dell’Olimpo del poker mondiale, articolo che continua a ringraziare per la grande spinta motivazione.
Davanti alle telecamere di PokerStars Raffaele ringrazia, oltre l’incoraggiamento del destino, il suo amico e coach Mustapha Kanit, conosciuto durante il soggiorno a Malta. I due giocatori, oltre a una lunga amicizia, sono anche soci di una scuola che hanno aperto con Stefano Terziani, basata sulla preparazione tecnica e mentale dei tre campioni.
E per preparazione mentale, Raffaele Sorrentino intende soprattutto quella psicologica. Molto conosciuto anche come giocatore online con il soprannome di ‘raffibiza’, ha dichiarato in alcune interviste che è riuscito, grazie alla lunga esperienza, a diminuire drasticamente le situazioni di stress e di cosiddetto “tilt”.
Il merito di tanto equilibrio sembrerebbe esser attribuito da una parte a una carriera da professionista che lo ha reso stabile e concentrato anche nelle situazioni più difficili e, dall’altra, come lui stesso ironicamente ha ammesso, proprio dalla decisione di trasferirsi in un paradiso come il Messico.