A Catanzaro il Congresso della Società Italiana per le Tossicodipendenze

Catanzaro Salute

Si è conclusa nell’Aula Magna del Campus Universitario di Germaneto, a Catanzaro, la decima edizione del Congresso Regionale della SITD (Società Italiana Tossicodipendenze), il cui tema è stato “Epatite da HCV e tossicodipendenza”.

Organizzato dalla stessa Società con il patrocinio dell’Asp provinciale, del Dipartimento Scienze della Salute dell’Università “Magna Graecia”, della Società Italiana Tossicodipendenze e della Società Italiana di Farmacologia, il congresso ha registrato la partecipazione di vari esponenti istituzionali, di diversi ricercatori provenienti dal mondo accademico ma soprattutto di un folto numero di medici specialisti e professionisti sanitari che sono quotidianamente impegnati, a vari livelli, nell’ambito delle Aziende Ospedaliere e dei SerD (Servizi per le Dipendenze) della regione.

Nel porgere il saluto ai partecipanti, Riccardo Fatarella, (Direttore del Dipartimento “Tutela della Salute), Giuseppe Perri (Direttore Generale dell’Asp di Catanzaro) e Antonio Belcastro (Direttore Generale dell’Azienda “Mater Domini”), hanno sottolineato come lo sviluppo e l’implementazione di percorsi assistenziali, sempre più efficienti ed economicamente sostenibili in una regione come la Calabria, “penalizzata da un piano di rientro estremamente rigido che impone scarsa disponibilità di risorse a fronte di un alto numero di pazienti cronici”, non possa prescindere dal continuo dialogo con le istituzioni e dalla condivisione di intenti da parte dei vari professionisti della salute, “nell’ottica di un sistema di integrazione e riconoscimento delle competenze in cui l’Ateneo rappresenta la principale fonte di sviluppo scientifico e di innovazione”.

Dopo aver ricordato il lavoro del prof. Vincenzo Guadagnino, pioniere a livello internazionale nel campo delle patologie epatiche, i lavori si sono aperti con la relazione del prof. Giovambattista De Sarro, Ordinario di Farmacologia, ex Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia ed attualmente Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute, nonché Presidente della sezione calabrese della SITD.

Con la sua consueta chiarezza, De Sarro ha fornito una panoramica completa sui vantaggi, non solo terapeutici ma anche economici, derivanti dall’utilizzo dei nuovi farmaci antivirali per la cura dei soggetti HCV-sieropositivi. A seguire, Franco Montesano, Coordinatore SerT Asp di Catanzaro e Vicepresidente calabrese SITD, ha incentrato il suo contributo sul “core” della discussione, evidenziando i risultati delle azioni di prevenzione e counseling ottenuti nell’ambito dei progetti “Nocchiero 1 e 2” (peraltro pubblicati su autorevoli riviste scientifiche) e le possibili strategie operative finalizzate alla nascita di un progetto “Nocchiero 3”.

Interventi di alto valore scientifico, sono stati proposti successivamente dal dott. Benedetto Caroleo, (Specialista in Malattie Infettive dell’Azienda “Mater Domini”), dalla prof.ssa Irene Cacciola (Unità Operativa Complessa di Epatologia clinica e biomolecolare dell’Università di Messina), dal dott. Fabio Caputo (Gastroenterologo dell’Ospedale SS. Annunziata di Ferrara) e dal dott. Ernesto De Bernardis, (Resp. SerT dell’Asp di Siracusa).

Hanno, poi, relazionato i dottori Felice Genco e Vincenzo Mellace, (entrambi del SerT. di Soverato) e gli infettivologi Lorenzo Surace e Francesco Cesareo. I lavori si sono conclusi con una tavola rotonda alla quale ha partecipato il dott. Giacomino Brancati (per tanti anni epidemiologo e Dirigente presso il Dipartimento tutela della Salute), direttore generale dell’ASP di Reggio Calabria.

Hanno moderato le varie sessioni i professori: Franco Perticone (Ordinario Medicina Interna e Presidente Nazionale SIMI), Maria Pavia, (Igiene), Francesco Luzza (Gastroenterologia), Guido Giarelli (Sociologia), tutti docenti dell’Ateneo di Catanzaro, e i dirigenti responsabili dei Ser.T. di Catanzaro e Lamezia, Maria Giulia Audino e Giovanni Falvo.

Un congresso, insomma, che ha riunito i Servizi per le Tossicodipendenze, con l’obiettivo di approfondire le più recenti acquisizioni scientifiche sulla epatite da HCV, patologia alla quale il prof. Vincenzo Guadagnino ha dedicato anni di intense e qualificate ricerche.