Criminalità a Reggio. Prefettura: lo Stato c’è e reagisce
I recenti fatti criminali avvenuti nel reggino di collocherebbero in un contesto generale di fortissimo impegno profuso dalle Forze di Polizia, impegnate in una imponente attività di prevenzione, monitoraggio e repressione della criminalità organizzata e della illegalità diffusa nella città e nella provincia.
A ribadirlo è la Prefettura del capoluogo facendo sapere che nelle riunioni tecniche di coordinamento tra le forze di polizia, sono state costantemente ribadite l’esigenza e la necessità di incrementare e potenziare i dispositivi di prevenzione e controllo in modo che risultino “più dinamici ed elastici e siano attuati con modalità operative particolarmente incisive”.
Non a caso un fatto che ha destato molta attenzione anche a livello nazionale, come l’aggressione del parroco Giorgio Costantino, è stato risolto tempestivamente in pochissime ore con il fermo del giovane che ne è ritenuto il responsabile.
Anche nelle vicende estorsive, che hanno interessato alcuni gestori di rinomati locali cittadini, la risposta delle Forze di Polizia, ribadisce l’ufficio di Governo, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, ha portato all’arresto di cinque persone ed al ritrovamento di un vero e proprio arsenale.
“Ciò – viene spiegato dalla Prefettura - ha determinato, in generale, un abbassamento degli indici per quasi tutte le fenomenologie criminose e un forte calo in particolare dei reati predatori su strada e dei fatti di sangue. Lo Stato è presente e non arretra di un millimetro nell’azione di contrasto al crimine”.
“Gli sforzi – proseguono dal palazzo di Governo - sono raddoppiati attraverso la realizzazione di un dispositivo a forte pressione sul territorio, le cui linee strategiche sono definite in sede di Comitato. Reggio Calabria continua e continuerà ad essere una città nella quale lo Stato realizzerà uno spazio di legalità ed un sistema di sicurezza integrata”.
Il Prefetto, anche per i recenti episodi che hanno interessato il Capoluogo, ha convocato urgentemente una riunione tecnica di coordinamento, esprimendo particolare apprezzamento per l’attività svolta dalla Magistratura, dalle Forze di Polizia e dagli uomini e dalle donne in divisa.