Violenze. A Locri operativa la sala dedicata: raccolta la denuncia di una giovane
A pochi giorni della inaugurazione di “Una Stanza tutta per sé” è stata raccolta ieri presso il Gruppo carabinieri di Locri la prima denuncia di una donna vittima di violenza.
Proprio qualche giorno fa, è stata aperta all’interno della sede del Comando un’aula per le audizioni nata dalla collaborazione tra l’Associazione Soroptimist International d’Italia ed il Comando Generale dell’Arma, nell’ambito di un progetto nazionale.
I precedenti casi purtroppo affrontati, infatti, hanno sottolineato l’importanza di poter disporre di un luogo sicuro, che offra al contempo accoglienza e protezione, perché una donna vittima di violenza possa trovare il coraggio di denunciare alle forze dell’ordine il crimine subìto.
Da questa necessità, l’idea, divenuta poi un progetto concreto, di realizzare una stanza dedicata ad accogliere donne ma anche minori e che oggi, a Locri, non solo è una realtà viva e presente ma anche, pienamente operativa.
La prima vittima di violenza, una ragazza minore originaria della Locride, ricevuta proprio ieri, ha trovato coraggio, preso forza e deciso di denunciare il suo aggressore. Ad aiutarla nella scelta ed a rendere l’esposizione degli atti subiti il meno spiacevole possibile, ha contribuito, in modo certamente rilevante, la consapevolezza di venire accolta ed ascoltata in un ambiente confortevole, protetto ed estremamente riservato.
La struttura è anche dotata di un sistema audio-video in grado di verbalizzare in automatico la deposizione, così da ridurre al minimo l’impatto psicologico che un caso di violenza porta inevitabilmente con sé, con il supporto inoltre di militari e personale medico specializzato del reparto di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale locale.
La vicenda, della quale per motivi di ovvia opportunità non si forniscono dettagli, ha dei profili di elevata gravità se si tiene conto della giovanissima età della vittima, della provenienza straniera dell’aggressore e del luogo pubblico dove si è svolta la violenza.
“È veramente importante e degno di attenzione e grande soddisfazione che una vittima di violenza abbia trovato la forza ed il coraggio di abbattere il muro del silenzio e della vergogna ed abbia deciso di denunciare immediatamente la violenza subita”, commentano gli stessi carabinieri sottolineando che ciò è stato reso possibile grazie alla presenza presso la sede del Comando di Locri “di un ambiente riservato, dove con la necessaria tranquillità è stato più facile compiere un atto di vero coraggio e grande forza”.