Sovranità: “chiusura Scatolone uccide la storia sportiva di Reggio”
"Senza rispetto per la storia: perché se pensi alla pallacanestro a Reggio Calabria ti viene in mente subito lui, il mitico Scatolone. Dove la Viola in biancoenero cominciò le sue gesta, dove le minors trovano il giusto ambiente per esaltarsi. Da ieri abbiamo purtroppo appurato che tutto questo resterà solo nei ricordi".
Così in una nota il Movimento nazionale per la Sovranità di Reggio Calabria che evidenzia come grazie alla trasmissione Striscia la Notizia “abbiamo potuto apprendere – aggiunge - della decisione, infausta, dell’amministrazione comunale guidata da Falcomatà: i 400.000 euro che il Ministero ha destinato alla città di Reggio saranno utilizzati per potenziare la palestra di Archi, ma nemmeno un euro sarà utilizzato per sistemare e riaprire lo Scatolone”.
“All’inconsistenza ed alla inadeguatezza manifestate da questa Giunta – prosegue Mns - si aggiunge l’indifferenza che il consigliere delegato allo sport Latella mostra di avere per la storia e la leggenda di quell’impianto, dal momento che non considera evidentemente prioritario il suo recupero. Ed i ragazzi dove li mettiamo? E le numerose squadre di pallacanestro che già negli ultimi due anni hanno faticato a trovare spazi adeguati per lo svolgimento delle proprie attività che fine faranno? Lo sanno i signori di Palazzo San Giorgio che queste società rischiano di chiudere? Conoscono sempre gli stessi signori il valore sociale e storico dello Scatolone per la tradizione cestistica reggina?”
“Non vogliamo credere che – conclude Sovranità - essendo troppo giovani ed appassionati di calcetto, siano miopi dinanzi agli altri sport. Domandiamo, dunque, dove e in che destinazione i nostri giovani saranno indirizzati a svolgere le attività sportive e per questo chiediamo a gran voce che lo Scatolone sia presto restituito alla fruibilità dei reggini".