Caporalato, la Cgil: “Tagli fondi europei alle aziende inadempienti sul lavoro”
La Cgil non ci sta. Chiede due cose, una alla Regione e l’altra alle forze dell’ordine. Se all’ente regionale chiede di “procedere alla sospensione dei benefici delle risorse dei fondi comunitari e ordinarie di tutte le aziende alle quali vengono riscontrate gravi inadempienze e violazioni contrattuali e legislative”, al tavolo di “Coordinamento provinciale sul caporalato” istituito alla Prefettura di Catanzaro, chiede di “programmare e intensificare l ‘attività ispettiva degli organi competenti nei diversi settori della realtà produttiva regionale e territoriale per reprimere ogni forma di sfruttamento e di inquinamento del mercato del lavoro”.
Il tutto alla luce delle attività svolte dalla Guardia di finanza sotto il coordinamento della Procura che avrebbe fatto “emergere una triste e drammatica realtà che mette in luce l’ennesimo e diffuso fenomeno di sfruttamento ai danni dei lavoratori”. Perché per la Cgil solo “attraverso azioni di legalità si potrà favorire un vero cambiamento, caratterizzato da una economia pulita per ridare dignità e valore sociale al lavoro”.