L’Anmil di Reggio festeggia la scuola e gli alunni. Premiati i partecipanti a “Primi in sicurezza”
Si è svolta ieri mattina all’Istituto Comprensivo Galluppi-Collodi-Bevacqua di Reggio Calabria la premiazione del concorso “Primi in sicurezza. La prevenzione si impara a scuola: idee, ricerche, proposte e messaggi”, edizione XV, la cui conclusione ufficiale era già avvenuta a Roma con una cerimonia nazionale.
Il concorso, promosso dall’Anmil e Okay! (prima rivista online che si rivolge al mondo della scuola), seguiva il tema: “Lavoro: vai sul sicuro!” e permetteva agli alunni di scuole d’infanzia, primarie e secondarie di 1° e 2° grado, di esprimere le loro idee e riflessioni al riguardo mediante quattro percorsi prestabiliti: A – CATEGORIA GRAFICA E DISEGNI; B – CATEGORIA TESTI E RICERCHE; C – CATEGORIA VIDEO E WEB; D – CATEGORIA RAP.
Le classi premiate, appartenenti alla scuola “Galluppi-Collodi-Bevacqua” sopracitata e all’Istituto Comprensivo “Radice-Alighieri” di Catona, in questo particolare caso, hanno vinto grazie alla produzione di tre diversi video, in cui rappresentavano e cantavano (anche in rap) l’insostenibile realtà delle morti bianche e del lavoro non tutelato.
Alla premiazione, moderata dalla dirigente del “Galluppi-Collodi-Bevacqua” Dott.ssa Mariantonia Puntillo, assieme alla collega del “Radice-Aligheiri”, Dott.ssa Simona Sapone, ha preso parte anche l’assessore all’Educazione e Istruzione Dott.ssa Anna Nucera, che ha speso parole di apprezzamento per le numerose attività che gli alunni presenti avevano portato avanti nei diversi ambiti, compreso il concorso sulla prevenzione e sicurezza sul lavoro. Accanto a lei, il presidente della sede Anmil di Reggio Calabria, Francesco Costantino, il quale ha personalmente premiato gli alunni vincitori, sottolineando l’importanza fondamentale che possiede l’informazione su questi temi, anche e soprattutto quando la si rivolge ai bambini e ai ragazzi.
“Il lavoro dona dignità all’essere umano e la sicurezza sul luogo di lavoro è un elemento imprescindibile, poiché nessuno dovrebbe mai essere costretto a rischiare la propria vita.” Ha affermato Costantino ieri mattina, che ha aggiunto: “La cultura della legalità e quella della sicurezza sono i percorsi da intraprendere per un cammino che conduca alla crescita della comunità, quella presente e, ancor più, quella futura che i ragazzi rappresentano.”
Il fenomeno tra i più giovani | Basta pensare che ogni anno, in Italia, sono circa 6.200 gli infortuni che colpiscono lavoratori minori (15-17 anni); di questi 3.900 sono maschi (pari al 63% del totale) e 2.300 femmine (37% del totale). Si tratta, in questo caso, solo dei dati ufficiali, poiché proprio per queste fasce d’età si riscontrano diffuse situazioni lavoro in nero, le quali possono emergere solo con serrate attività di controllo. Quanto agli ambienti scolastici, nel 2015 gli infortuni sono stati circa 77.000.