Catanzaro. Abramo fa i fatti, Ciconte improvvisa
“La grande Catanzaro non è il solito hashtag è il futuro di questa città e delle comunità limitrofe che sono catanzaresi a tutti gli effetti, ma che nel processo devono conservare come valore le identità tipiche e le loro tradizioni - così Alfredo Serrao introduce il discorso in vista delle nuove elezioni politiche e continua - è questa la cosa positiva di questa campagna elettorale, perché Sergio Abramo sta concretamente offrendo una grande progettualità come spunto significativo al dibattito politico.
Quello di ritornare a pensare e che non si presta all’improvvisazione anche programmatica di qualche altro candidato sindaco, Vincenzo Ciconte. Che immagina la ricomposizione in un unico ambito della sede di giunta regionale e di consiglio regionale.Responsabilità ed esperienza maturate a Catanzaro nella gestione Abramo, come gestione dei rifiuti, raccolta differenziata, progettualità sui fondi europei, gestione Atem sulla distribuzione del metano sono patrimoni da poter trasferire alle altre comunità limitrofe, le cui ricadute diventano positive in tema di razionalizzazione dei servizi e della spesa, ma soprattutto in termini di fiscalità nei confronti dei cittadini, ai quali resta l’utilità marginale in termini di benefici dei contributi versate alle casse comunali.
“La riduzione della tassazione è certamente il primo dato significativo. A questo si aggiunge altro, come una gestione integrata e funzionale in tema sanitario, il miglioramento funzionale immaginando ulteriori investimenti in termini di trasporti e di mobilità dei cittadini e non ultimo, un impianto di politiche del Welfare, che l’attuale riforma Roccisano/Oliverio mette in predicato - aggiunge e conclude - sbagliare non è possibile, per come non è possibile affidare il futuro di una città all’incompetenza programmatica di chi pensa che, la vita o il futuro di questa città – Catanzaro – non può essere sempre una stazione ferroviaria, dove qualcuno vorrebbe farla salire sul vagone sbagliato.”