Guerra alla prostituzione nel reggino, identificate dieci straniere
È guerra aperta alla prostituzione nel reggino dove il questore Raffaele Grassi ha avviato in tal senso una serie di servizi per tentare di arginare il fenomeno, sempre più dilagante sul territorio.
In particolare, gli agenti del commissariato di Gioia Tauro hanno eseguito diversi accertamenti per monitorare, controllare e contrastare il meretricio, soprattutto quello che coinvolge e spesso anche ragazze minorenni.
Sotto la lente dei poliziotti i centri di Rosarno, San Ferdinando e Candidoni dove sono state attenzionate maggiormente le aree dove si focalizza l’attività illegale, nel caso specifico la Contrada "Focolì", nelle campagne di San Ferdinando, ma anche la Strada Statale 18, nelle vicinanze del piazzale parcheggio di un noto ipermercato di Rosarno, e la Provinciale in direzione di Nicotera, nel comune di Candidoni.
Proprio in quest’ultimo luogo sono controllate dieci donne, tutte maggiorenni, senza documenti di identità, e straniere: tre di nazionalità bulgara e sette nigeriane, che sono state portate in Commissariato ed identificate. L’attività di controllo non si ferma qui, sono infatti in programma nell’intera provincia reggina altri servizi simili.