Antimafia: criticità nelle liste di Bagnara, Bovalino, Campo e Cirò
Sono stati lungi i monitoraggi da parte della commissione Antimafia sui comuni sciolti per infiltrazione mafiosa, e sugli Enti in cui sono state inviate le commissioni d’accesso.
E se Bovalino, e Bagnara sono stati sciolti, Campo Calabro ha vissuto con la commissione d’accesso. Il caso più allarmante si registra proprio a Bagnara dove secondo la commissione “oltre al caso della candidata, già indicativo del clima in cui si svolgono le elezioni”, ci sarebbero “16 candidati per cui risultano segnalazioni per diversi reati e 4 componenti della precedente amministrazione sono ricandidati, anche se facevano parte di quella sciolta”.
Il tutto spalmato su 4 liste civiche per complessivi 44 candidati. A Bovalino non sono risultati casi di incandidabilità, sono state presentate 3 liste civiche e 36 candidati" fra questi tolti 16 esenti, "gli altri con segnalazioni per diversi reati".
Il comune di Campo Calabro "non era stato sciolto ma sottoposto ad accesso ispettivo”, e presenta alcune criticità”, anche se non sono emerse incandidabilità. Ma per la commissione “non può non destare allarme candidati che hanno fatto parte di amministrazioni sciolte, con segnalazioni e parenti di esponenti mafiosi locali".
Per quanto riguarda il comune di Cirò, "è stato annullato lo scioglimento”, ma dalle relazioni che ha approfondito la Commissione sembra “ci fossero tutti gli elementi per mantenere lo scioglimento. La commissione elettorale ha richiesto i certificati penali e sono stati forniti soltanto per i candidati sindaci e non per i candidati al consiglio. Quindi verrà verificata la candidabilità successivamente e può darsi si verifichino casi di incandidabilità successivi. Anche in questo caso ci troviamo difronte a candidature in larga parte appartenenti ad amministrazioni precedenti sciolte ed informative per vicinanza ad esponenti malavitosi".