Caputo e Orsomarso bacchettano Tripodi

Calabria Politica

«Le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal capogruppo Udc Pasquale Tripodi, rispetto ad una presunta carenza di visibilità e presenza del proprio partito da colmare in vista delle prossime amministrative in termini di candidature a sindaco in diverse città prossime al voto, sono apparse del tutto incomprensibili ed intollerabili». Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri regionali del Pdl Giuseppe Caputo e Fausto Orsomarso. «Da ultimo, nella giornata di ieri, risalendo sul pulpito - aggiungono – e parlando quasi ex cathedra, il consigliere dell’Udc ha decretato che i dirigenti esterni della regione sarebbero troppi. A questo punto ci chiediamo da che parte sta il consigliere Tripodi, assalito come è da una continua inquietudine che lo porta a pontificare su tutto pubblicamente, quasi rappresentasse l’opposizione. Eppure nelle riunioni di maggioranza, cui Tripodi partecipa raramente, non ha mai sollevato alcun problema. Diciamocelo francamente: non vi è probabilmente altra regione nella quale sia maggiore, rispetto alla Calabria, la presenza garantita al partito dell’Udc, all’interno del Consiglio e della Giunta regionali, anche a scapito, del Pdl, partito di maggioranza. Onestamente non si riesce a capire, anche alla luce degli equilibri chiaramente sanciti dal responso elettorale regionale di qualche mese fa, a quale altra postazione in più, ambisce Tripodi o l’Udc». «Non si capisce questa litania – proseguono Caputo e Orsomarso – e questa lamentata scontentezza del Capogruppo Udc. Le sue rivendicazioni, ed anche questo modo surrettizio di esigere e proclamare stati di agitazione in corso alla coalizione, quasi ai limiti del ricatto, per tentare forse di conquistare altri spazi, non possono più essere fatti passare in secondo piano. L’Udc ha già ottenuto un peso enorme in Calabria, che nessuno ha messo in discussione ma rispetto al quale, ogni altra velleità, per altro sussurrata in modo ricattatorio, più che stupore suscita a questo punto ben altri sentimenti. È bene che si faccia chiarezza sin da ora su questo aspetto che sta rischiando di diventare un tormentone insopportabile. Così come è necessario cogliere l’occasione per sottolineare che chi è stato delegato dal Presidente a fare l'assessore non ha ricevuto, allo stesso tempo, lo scettro di signore assoluto del proprio assessorato, concetto ribadito più volte dallo stesso Governatore. Gli assessori hanno il dovere, non la facoltà, di coinvolgere i consiglieri di maggioranza con informazioni dettagliate sulle scelte che non possono essere apprese dalla stampa». «Ciò detto, riteniamo – concludono – che ci si debba astenere o quanto meno rivedere certe posizioni, esagerate ed esasperate nei modi e nei contenuti, salvo mettere in conto la possibilità di rimettere se necessario in discussione molte cose oggi date per scontate, a partire dalle stesse posizioni già acquisite dallo stesso partito dell’Udc. Serve piuttosto maggiore sobrietà, rispetto agli equilibri ed agli obiettivi di una coalizione politica e di governo, impegnata ad affrontare mille ed una emergenza regionale ed a sostenere il Governatore. Fermo restando che si è pronti a prendere atto di eventuali intenzioni di disturbo, nella consapevolezza che a tutto c'è un limite e che di questo limite saremo attenti e rispettosi tutori. Seguiremo con attenzione l’evolversi delle vicende a livello nazionale e negli enti locali, augurandoci che l’Udc, in maggioranza alla Regione Calabria, sia consequenziale in tutte le altre situazioni. Se ciò non dovesse avvenire, bisognerà necessariamente riconsiderare tutto».