Giordano (Idv): Chiarire l’aspetto degli ospedali nel piano sanitario

Calabria Salute

Una interrogazione sulla mancata previsione dell’utilizzo e valorizzazione del personale medico – riporta una nota – interessato alla chiusura o riconversione delle strutture ospedaliere nell’ambito del Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario è stata presentata dal consigliere regionale di Italia dei Valori, Giuseppe Giordano. L’iniziativa è indirizzata al Presidente Scopelliti nella qualità di commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario.

«L'interrogazione, a risposta immediata, ha lo scopo di sapere – sostiene Giordano – se, nell’ambito degli interventi afferenti la riorganizzazione ospedaliera, siano state contemplate la riutilizzazione e la valorizzazione del personale medico inquadrato nelle strutture ospedaliere per le quali è prevista la riconversione o la chiusura; e se, in caso contrario, al fine di non disperdere le professionalità acquisite, non sia il caso di predisporre un decreto o provvedimento specifico che affronti in modo sistematico l'inquadramento del personale medico».

Giordano ricorda che «nel Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario,con decreto nø 18 del 22 ottobre 2010, è stato approvato il piano di riordino delle tre reti assistenziali e dalla lettura del decreto non si evince alcuna previsione in ordine alla futura utilizzazione del personale medico operante all’interno delle strutture da chiudere o riconvertire. Ciò rischia di creare una situazione di stallo che non permette di programmare un efficace riutilizzo del personale medico che ha maturato, negli anni, una notevole esperienza professionale e addirittura, in assenza di un piano programmatico si può ipotizzare il rischio che diverse figure professionali, in mancanza di una loro valorizzazione e mantenimento nei ruoli apicali che rivestivano nelle strutture originarie, possano abbandonare la sanità pubblica a favore di quella privata, determinando così una minora qualità, a nostro parere, dei servizi erogati».