Latitante in Bulgaria faceva il bracciante in Calabria, era ricercato dal 2015
Era latitante da più di due anni: accusato di produzione, conversione e utilizzo di documenti falsi, le autorità bulgare la cercavano dal febbraio del 2015 ed a suo carico pendeva un mandato d’arresto europeo emesso dalla Corte Regionale di Sofia.
L’uomo, il 48enne Ivan Asenov Ivanov è stato rintracciato ieri in Calabria. Era a Falerna, nel cosentino e a trovarlo - dopo aver svolto alcune indagini - sono stati i carabinieri di San Ferdinando (dipendenti dalla compagnia di Gioia Tauro, nel reggino) che lo hanno così arrestato.
Gli investigatori italiani avevano il sospetto che il latitante, che in passato aveva già abitato a San Ferdinando, potesse proprio trovarsi nella provincia bruzia e si sono messi alla sua ricerca, risalendo addirittura ad un’azienda agricola nella quale il 48enne lavorava come bracciante; poi hanno tenuto sotto controlla la zona con degli appostamenti.
Così, nella mattinata di ieri, non appena lo hanno visto entrare al lavoro lo hanno bloccato e condotto in caserma. Ivanov, come dicevamo, era ricercato dalle autorità Bulgare perché ritenuto responsabile di contraffazione, produzione ed utilizzo di documenti falsi, reati commessi a Sofia nell’ottobre del 2013 e per cui era stato condannato a 8 anni di reclusione.
Il 48enne per ora è stato trasferito nella Casa Circondariale di Palmi in attesa della convalida dell’arresto.