Alfano a Scalea. Lorenzin in conference call: “apriremo l’ospedale di Praia”

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Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, è giunto nella tarda mattinata di oggi a Scalea dove ha tenuto un incontro nella sala polifunzionale del Comune.

Il ministro ha ricordato fin da subito la sua firma, in qualità di ministro degli Interni, sul decreto di commissariamento per infiltrazioni mafiose ma anche quella sul provvedimento che disponeva la conclusione del commissariamento e la "restituzione” del paese alla democrazia.

Affrontando la tematica dell’occupazione e commentando l'attività del governo, Alfano ha dichiarato che "sembrano numeri ma sono posti di lavoro. Abbiamo preso questo governo che eravamo in recessione, con il segno meno davanti alla percentuale del Pil e in questo minuti siamo tornati all'1,3% di ripresa”.

“Siamo felici?” si chiede il ministro e si risponde da solo: “No - ha detto - possiamo fare di più, ma meglio un +1,3% che un -1,3 come l'avevamo trovato. Abbiamo approvato delle riforme ci sono stati 863mila posti di lavoro in più in questi anni. Vuol dire che ci sono 863 mila persone in Italia che hanno trovato posti di lavoro e per la prima volta le regioni del Sud stanno crescendo più delle regioni del Nord".

Secondo il titolare del dicastero degli Esteri, "governare in questo momento è una fatica. Alcuni anni fa - ha precisato - abbiamo deciso di compiere anche percorsi di rottura personale con amici, con leader, perché volevano far cascare tutto. Abbiamo deciso di andare avanti, abbiamo preso insulti e aggressioni, siamo stati sotto scacco, sempre attaccati da sinistra e da destra, ma abbiamo queste soddisfazioni".

A proposito dello Ius soli, Alfano ha aggiunto: "Chiediamo al Partito Democratico di valutare se è una buona idea procedere in questo momento, e se il loro senso di opportunità chiede di procedere in questo momento e con questa urgenza. Comunque, sul merito noi ci siamo e abbiamo già votato sì alla Camera".

All’incontro ha preso parte anche il Sottosegretario allo sviluppo economico, Antonio Gentile, che è stato elogiato e molto dallo stesso Ministro; telefonicamente ha partecipato anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che si è pronunciata sulla vicenda dell'ospedale di Praia a Mare, chiuso in base ai piani di razionalizzazione dei presidi sanitari della regione.

"Vorrei rassicurare tutti i cittadini che noi abbiamo assoluta intenzione di far rispettare le sentenze – ha detto la Lorenzin - così come è previsto dalla legge e speriamo che in pochissimo tempo, entro un mese, si riuscirà a mettere in atto tutte le azioni per poter aprire la nuova struttura in base anche agli elementi che sono stati presi".