Diritti umani, Oliverio: accogliere i migranti e aiutare i Paesi a diventare delle democrazie
Il Presidente della Regione è intervenuto, a Catanzaro, al Convegno internazionale dal titolo: “Diritti umani e crisi della tolleranza”, organizzato dall’Università “Magna Grecia” e dall’Istituto Superiore di Scienze sociologiche e penalistiche ed insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica.
Oliverio, dopo aver richiamato l’attenzione sull’affermazione dei diritti umani, avvenuta con la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948, si è soffermato sull’attualità. “I forti fenomeni migratori degli ultimi anni che vedono protagoniste, soprattutto ma non solo, le popolazioni africane dirette verso l’agognata chimera rappresentata dall’Europa e dall’occidente – ha affermato - si atteggiano, agli occhi dei più, come un pericolo per le nostre democrazie, per la nostra sicurezza e, sul piano psicologico, per la nostra serenità”.
“Tale immagine – ha proseguito - pericolosamente alimentata dai populismi e dagli estremismi, descrive una contrapposizione tra il diritto alla vita di queste sfortunate persone ed il diritto alla sicurezza ed alla stabilità delle nostre società. Ma si tratta di un’apparante conflitto poiché è nostro incondizionato dovere garantire il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali a tutti gli individui di questa terra”.
Con riferimento, poi, alla scarsità delle risorse finanziarie, Oliverio ha sottolineato che “I Diritti e le libertà non possono essere subordinati ad analisi di tipo economico o finanziario: la garanzia degli stessi è, al contrario, un obbligo imprescindibile di ogni società democratica ed è compito della Politica adottare le scelte necessarie perché ciò si realizzi”.
In questo contesto, secondo il governatore della Calabria, l’obbligo di garantire diritti e libertà fondamentali a tutti gli individui “passa attraverso una duplice azione: sul piano interno, soccorrendo ed assistendo tutti gli essere umani che giungono sulle nostre coste, in particolare quelle calabresi; sul piano esterno, aiutando i Paesi, da cui queste persone fuggono, a divenire vere società ed autentiche democrazie, attraverso la creazione delle necessarie infrastrutture e trasmettendo loro i principi ed i valori basilari della democrazia, nel rispetto delle loro culture”.