Crotone. Usb: “lavoratori Gestione servizi rimbalzati come palle da ping pong”
La situazione dei lavoratori della Gestioni servizi di Crotone, secondo la Federazione Provinciale Usb di Catanzaro-Crotone-Vibo farebbe emergere un quadro “desolante” con i dipendenti “prima – sostengono dalla Sigla - inseriti nel mondo del lavoro, grazie ad un agenzia interinale che ci lascia molto dubbiosi, con contratti a tempo determinato, per la gestione dei servizi per la manutenzione delle strade, scuole e pulizie, sotto l’egida e per conto della Provincia di Crotone".
"Poi – spiega ancora l’Usb - quando la Provincia ha avocato a sé questi servizi creando una Spa, società partecipata a capitale interamente pubblico della Provincia appunto, sono stati tutti assorbiti con contratti a tempo indeterminato, con l’affidamento alla Spa della gestione di quei servizi. Tutto questo fino a due anni fa”.
La Federazione provinciale traccia dunque la storia recente della vicenda: “dal gennaio 2016 – afferma - con lo smembramento delle provincie e la fallimentare politica del lavoro nazionale e calabrese, viene deciso di mettere in liquidazione la Gestione Servizi Spa senza pensare assolutamente ai circa 80 lavoratori che, pur rimanendo assunti, da oltre 15 mesi non percepiscono più alcuno stipendio! Da allora, provincia, sindacati compiacenti e autorità istituzionali, si stanno palleggiando le vite di questi lavoratori, mantenendo vive false aspettative e creando illusioni paventando soluzione immediate che, a tutt’oggi, non si intravede”.
L’USB, dicendosi apertamente schierata dalla parte dei lavoratori, “senza se e senza” ribadisce, ritiene che la Regione Calabria debba sentirsi pienamente coinvolta, valutando assieme ai lavoratori le possibili soluzioni, tenendo conto, magari, del coinvolgendo anche del Ministero della Funzione Pubblica e di tutte le possibili ricollocazioni e di eventuali riqualificazione.
“Quello che non è tollerabile, invece – viene ribadito - è assistere passivamente a questo lento stillicidio che vede lavoratori che vivono sospesi a mezz’aria, lavorando senza essere retribuiti, malgrado il contratto e con l’incubo di essere licenziati. L’esperienza maturata da questi lavoratori in tanti anni al servizio della collettività non può essere dispersa per inerzia politica o per il solito “lasciar passare il tempo”; bisogna ricostruire i contorni normativi per una ricollocazione operativa per dare servizi alla collettività, a partire dal pericolo cui corrono gli studenti in scuole poco manutentate e spesso senza certificato antincendio o di abitabilità, per non parlare della viabilità messa a rischio dalla mancata manutenzione”.
Come detto, la USB non starà a guardare ma, nei prossimi giorni, fa sapere che attiverà tutte le iniziative per ottenere le informazioni necessarie, con lo scopo di provare a garantire a questi lavoratori l’occupazione ed il salario. Ma afferma di voler anche capire come sia potuto accadere che la Gestione Servizi “abbia presentato un bilancio con ben 12 milioni di euro di passività! Noi non accettiamo che gestioni deficitarie (con accertamento di eventuali responsabilità che lasciamo alle autorità giudiziarie) vengano fatte pagare ai lavoratori ed alle loro famiglie”.
Nei prossimi giorni si terrà anche un’assemblea con i lavoratori per individuare un percorso di lotta “vera e non di facciata, come è stata fino ad ora", conclude.