Vincono causa, ma non sono stati reintegrati. Prosegue lotta per 11 dipendenti

Vibo Valentia Attualità

Hanno vinto la causa gli 11 lavoratori della Sicurtransport, licenziati il primo novembre. Lo rende noto Fortunato Lo Papa, il segretario generale Fisascat Cisl Calabria. I dipendenti della filiale Vibo Valentia si sono così affidati alla Cisl che ha presentato ricorso e lo scorso 16 maggio, il tribunale di Vibo Valentia ha annullato il licenziamento. Ha così imposto di reintegrare il personale, nel posto e nelle mansioni in precedenza occupati, e pagare un’indennità di risarcimento di 12 mensilità dell’ultima, oltre interessi legali e rivalutazione monetaria. Il Tribunale ha inoltre ordinato il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dal giorno del licenziamento fino a quello dell’effettiva reintegrazione, maggiorati degli interessi nella misura legale. E non solo. Perché ha condannato la società resistente a rifondere al ricorrente le spese di lite.

Secondo Lo Papa la società non avrebbe ottemperato ai propri obblighi, per questo il 5 giugno, “dopo diverse sollecitazioni – aggiunge Lo Papa - i dipendenti su indicati venivano convocati presso la Centrale Operativa di Catanzaro per la ripresa di servizio a seguito di reintegra. Nel contempo il 12 Giugno è stata fatta recapitare alle Gpg interessate dalla reintegra, la sospensione dal servizio e dalla retribuzione in quanto in possesso di decreto di nomina a Gpg e licenza di porto di Pistola oramai scaduti. Tale stato di cose ha integrato – sottolinea il Segretario regionale della Fisascat Cisl - nuovamente un comportamento illegittimo del datore di lavoro che a distanza di un anno e mezzo dall’impugnato licenziamento, non dispone la reintegra come da ordinanza, ma sospende i dipendenti a causa del mancato rinnovo dei titoli abilitativi”.

“La Fisascat Cisl Calabria si è adoperata con solerzia rinnovando la difesa dei lavoratori che oltremodo oltraggiati, hanno evidenziato l’illegittimo comportamento della Sicurtransport che doveva adoperarsi a richiedere nei termini, il rinnovo delle licenze abilitative al lavoro. Rinnovo che non è stato richiesto prima della normale scadenza perché mancava il requisito del rapporto subordinato stante il licenziamento opposto. La Fisascat Cisl Calabria –conclude il Segretario Generale - condurrà da attrice l’ennesima sfida alla dignità dei lavoratori dichiarandosi pronta ad attenzionare con tutte le forme di protesta utile, la Prefettura, la Dtl di Vibo Valentia e tutti gli uffici che in virtù dell’autorevole ruolo conciliativo, sempre rivestito, sapranno porre fine a tale illegittima situazione”.