Tarsia. A breve partiranno i lavori per il cimitero dei migranti

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“Insieme alla Regione, al Comune e al sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, contiamo di far partire i lavori in questo mese di luglio e di ultimarli entro pochissimo tempo. Ringrazio il presidente Mario Oliverio che ha sempre creduto, sostenuto e reso possibile la realizzazione di questa grande opera di civiltà, che il mondo conosce, apprezza e aspetta, come dimostra l’interesse della stampa, non solo nazionale, ma internazionale che continua a mandare a Tarsia i suoi inviati”.

È quanto ha fatto sapere Franco Corbelli, fondatore del movimento Diritti civili. “Il cimitero dei migranti - rammenta il delegato regionale - nascerà per dare una degna sepoltura alle vittime dei tragici naufragi (ieri altri nove cadaveri di poveri, sfortunati migranti, sette donne e due uomini, sono giunti nel porto di Catania), per cancellare così la disumanità di quei corpi, tra cui, purtroppo, anche tantissimi bambini; quasi tutti senza volto e senza nome, sepolti con un semplice numerino e un codice, in tanti piccoli sperduti cimiteri, siciliani e calabresi, che di fatto ne cancellano in questo modo, per sempre, ogni ricordo e riferimento per i loro familiari, che non sapranno mai dove andare un giorno per andare a trovarli, per portare un fiore e dire una preghiera.”

“Non a caso abbiamo scelto Tarsia per la realizzazione di questa grande opera umanitaria - conclude Corbelli - un luogo di grande valore simbolico, su una collinetta, immersa tra gli ulivi secolari (che resteranno), di fronte al lago e al vecchio cimitero comunale, in parte ebraico, e a poca distanza dall’ex campo di internamento fascista più grande d’Italia, quello di Ferramonti, che fu, durante la seconda guerra mondiale, luogo di prigionia ma anche di grande umanità e rispetto della dignità della persona”.