Emigrato in Argentina incassa l’assegno sociale in Italia, sequestrati i beni
Era emigrato in uno stato estero e non avendo comunicato questo particolare aveva continuato a percepire dall’Inps, nonostante non ne avesse più diritto, gli assegni sociali riservati a quei cittadini in difficoltà economiche che abbiano compiuto 65 anni ma, come impone la legge, che siano residenti stabilmente in Italia.
I finanzieri di Cosenza hanno infatti scoperto che l’uomo si era di fatto trasferito in America Latina risultando fittiziamente residente in un comune dell’Alto Tirreno.
In pratica e da quanto appurato, il beneficiario degli assegni sociali, compiuti i 65 anni, era rientrato apposta in Italia dal Venezuela così da poter richiedere il “sussidio”. Era restato nel paese per pochi mesi, ottenendo una residenza ad hoc e presentando all’Inps tutta la documentazione necessaria per ottenere il beneficio.
Tutto apparentemente in regola ma, raggiunto lo scopo ed ottenuto il riconoscimento dell’assegno, l’uomo è invece ripartito per l’estero, ritornando in America Latina.
Per lui è scattata la denuncia per truffa continuata, avendo aggirato i requisiti richiesti dalla Legge per ricevere il contributo dell’Istituto di previdenza, ovvero non aveva una dimora effettiva sul territorio nazionale.
Si è così bloccata l’erogazione indebita degli assegni sociali ma si è anche arrivati a sequestrargli preventivamente una serie di beni, di valore equivalente alle somme percepite illecitamente: i sigilli sono scattati al denaro depositato su un conto corrente, ad una polizza vita e un’autovettura, per un importo complessivo di circa 100 mila euro.