Federazione calabrese delle Bcc in assemblea, si guarda a un gruppo unico

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Sono passati 47 anni dal 4 luglio 1970, giorno in cui, davanti al Notar Luigi Goffredo, si riunivano i presidenti di 9 Casse Rurali ed Artigiane per dare vita alla Federazione Calabra delle Casse Rurali ed Artigiane.

47 anni dopo si sono riuniti a Lamezia Terme i presidenti delle Banche di Credito Cooperativo calabresi, alla presenza del presidente nazionale e del direttore generale di Federcasse, Augusto Dell’Erba e Sergio Gatti. All’Assemblea Ordinaria hanno preso parte anche gli amministratori di diverse BCC, oltre ai presidenti e ai direttori generali.

I lavori sono stati aperti dal presidente della Federazione, Nicola Paldino, il quale, dopo aver ricordato l’anniversario della fondazione, si è soffermato sullo scenario aperto dalla legge di riforma del settore. “Siamo assolutamente consapevoli che non ci sono alternative nel considerare la riforma una opportunità” – ha detto il presidente auspicando che le società capogruppo possano consentire alle BCC di restare banche di comunità a vocazione mutualistica.

Ha preso, poi, la parola il direttore generale Giustiniani, che ha presentato sinteticamente i dati e le attività della Federazione Calabrese nel 2016.

I presidenti delle BCC, nell’animare il dibattito, hanno espresso la speranza di giungere in futuro ad un gruppo unico, rivolgendo al presidente Dell’Erba pieno sostegno per le attività di rappresentanza e di coesione svolte da Federcasse.

“Ci attende un futuro complicato – ha detto il presidente Dell’Erba nel suo intervento – ma anche ricco di opportunità. Oggi esiste un istituto giuridico prima sconosciuto, che è il gruppo bancario cooperativo. Sta a noi continuare a lavorare per essere diversi e non omologati. Le società capogruppo non saranno proprietarie del patrimonio delle BCC ma potranno usarlo con limiti operativi significativi che non sarà possibile superare in danno alla singola banca. In questo contesto le rinnovate Federazioni locali potranno assumere un ruolo di sindacato degli interessi delle BCC”.

“Dobbiamo ricordarci di essere rappresentanti di beni comuni, come la partecipazione economica, da difendere e valorizzare” ha aggiunto da parte sua il direttore generale di Federcasse, Sergio Gatti.

In chiusura dei lavori, il presidente Paldino ha anche annunciato l’avvio di un progetto di razionalizzazione della Federazione. “Ci stiamo lavorando – ha concluso Paldino – e intendiamo portarlo a termine entro la fine dell’anno”.

DATI TECNICI

  • Al 31.12.2016 le BCC calabresi erano 8, con 71 sportelli, 452 dipendenti e 18.212 soci. La quota di mercato si attesta al 5,15% della raccolta diretta ed al 5,36% degli impieghi lordi
  • La raccolta complessiva è pari a 1,6.46.719 mld/€ (-2,8%); in particolare, la raccolta diretta si attesta a circa 1,52 mld/€ (-3,8%), quella indiretta a 127 mln/€ (+10,0%).
  • Gli impieghi lordi ammontano a circa 1,07 mld/€ confermando sostanzialmente il dato dell’anno precedente.
  • Nel corso del 2016 sono state proseguite le operazioni di cessione di posizioni in sofferenza. Pertanto il rapporto sofferenze/impieghi scende dal 17,80% al 15,17%.
  • Una quota del 44,3% del totale degli impieghi sono destinati alle famiglie consumatrici, il 51,3% è stato erogato alle famiglie produttrici ed alle imprese.
  • I crediti deteriorati lordi delle BCC calabresi sono 240 mln/€ e rappresentano il 22,4% del totale degli impieghi lordi. Nel 2016 i crediti deteriorati lordi sono diminuiti del 12,7% (-34,9 mln/€ circa). A livello di sistema, per le BCC nazionali si è rilevata una diminuzione pari a -2,55% mentre per il complessivo sistema bancario nazionale la riduzione è stata pari a –4,75%
  • Il tasso di copertura medio sulle sofferenze si attesta al 59,3%.
  • A causa del risultato negativo di alcune associate, l’utile di esercizio aggregato per tutte le BCC calabresi si attesta a -3,1 mln/€ circa, rispetto ad un dato pari a 7,8 mln/€ rilevato nel 2015.
  • I Fondi Propri delle BCC calabresi ammontano a 234 mln/€, in diminuzione del 3,4% rispetto al 2015.
  • Il CET1 ratio ed il Total capital ratio delle BCC calabresi risultano pari, rispettivamente, al 24,7% ed al 25,3%.