Belvedere, avviato primo ristorante gestito da disabili
La ristorazione come forma di integrazione sociale di minori e giovani provenienti dalle diverse aree del disagio sociale e familiare e/o con disabilità. È successo ieri pomeriggio alle 19 a Belvedere Marittimo, dove è stato inaugurato il primo ristorante con disabili gestito dall’A.I.A.S. Sezione di Cetraro - Onlus, attiva da oltre 25 anni sul territorio dell’alto Tirreno cosentino e da sempre promotrice di servizi ed iniziative altamente innovative nell’ambito dell’integrazione e del supporto alle persone disabili e disagiate.
“Sapori e Saperi” rappresenta, infatti, un ristorante “speciale”, gestito da giovani disabili e/o provenienti dalle diverse aree del disagio sociale e familiare che avranno la possibilità di diventare adulti grazie ad un progetto straordinario ed ambizioso che gli consentirà di vivere una esperienza altamente formativa, all’interno di un “laboratorio delle antiche tradizioni”, dove saranno attori protagonisti di un singolare ed originale polo enogastronomico, fondato sul principio dell’integrazione e delle pari opportunità.
Non chef, quindi, ma giovani strappati ad un destino di emarginazione, solitudine e microcriminalità che diventeranno cuochi, maître, pasticceri, gelatai ed addetti alla sala, grazie anche ad importanti collaborazioni con le principali eccellenze eno-gastronomiche calabresi, oltre che con scuole ed istituti formativi impegnati nel settore della ristorazione e dell’imprenditoria sociale, all’interno di un “bistrot” dal gusto genuino e solidale, vero e proprio palcoscenico di legalità ed inclusione sociale.
Tante le presenze attese per questa esperienza carica di aspettative e di know-how per questo territorio, in uno scenario elegante e raffinato nella suggestiva cornice del centro storico di Belvedere Marittimo. “Si tratta di un progetto che ho fortemente voluto e su cui ho investito tanto, in quanto rappresenta una concreta possibilità di inclusione sociale e lavorativa per i ragazzi ospiti delle strutture per disabili e per minori disagiati gestiti dall’Associazione che mi pregio di rappresentare. Ma è anche un progetto che mira all’accoglienza ed all’inserimento di giovani provenienti da altre realtà e contesti territoriali che, con la supervisione e la guida di personale esperto, avranno l’opportunità di acquisire, maturare e consolidare nel tempo conoscenze e abilità professionali”
È il commento di Antonio, Maurizio Arci, Legale Rappresentante dell’A.I.A.S. Sezione di Cetraro CS - Onlus. Più che un progetto, quindi, una vera e propria sfida in cui la parola inclusione gioca un ruolo fondamentale e dove ragazzi volenterosi provenienti dalle realtà disagiate del nostro territorio, opportunamente formati e selezionati, si metteranno alla prova con il fine di apprendere un mestiere. Non un'azione di beneficenza ma un vero e proprio campo da gioco, una forma di riscatto sociale dove con il supporto di professionisti del settore della ristorazione, i ragazzi avranno la possibilità di sentirsi socialmente impegnati ed utili alla comunità. Con la speranza che questo grido di solidarietà abbia un'eco positivo anche fuori dalla nostra amata regione Calabria.