Sbarco a Reggio, fermato il presunto scafista: è un 33enne nigeriano

Reggio Calabria Cronaca

Un nigeriano di 33 anni, Samsuddin Musar, è stato fermato dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria che, coordinata dalla Procura, lo accusa di essere stato al comando dell’imbarcazione sulla quale ha viaggiato una parte degli extracomunitari (per l’esattezza 146) sbarcati nel porto del capoluogo nella mattinata del 2 luglio scorso.

I migranti, come si ricorderà, erano stati soccorsi in tre diverse operazioni ed in acque internazionali, al largo delle coste libiche, dalla nave “Phoenix” del Moas e poi trasbordati sulla nave “Diciotti” della Capitaneria di Porto che li aveva condotti fin nella città dello Stretto.

Al fermato vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e il favoreggiamento stesso dell’immigrazione clandestina in concorso con altri non identificati.

In pratica avrebbe condotto dalle coste libiche verso l’Italia un gommone a bordo del quale hanno viaggiato i migranti. Contestate inoltre le aggravanti di aver esposto le persone trasportate a pericolo per la vita; a trattamento inumano o degradante e di aver commesso il fatto per trarne un profitto, anche indiretto.

Dalla ricostruzione degli investigatori della Mobile è emerso che gli stranieri, dopo aver pagato delle ingenti somme di denaro agli organizzatori del viaggio, erano partiti dalla Libia la notte di giovedì 29 giugno, per la precisione dalla spiaggia di Sabratha, prima di essere soccorsi in acque internazionali. Il tutto, senza scorte di cibo ed acqua ed in precarie condizioni igienico-sanitarie.

Il Gip, mercoledì scorso, ha convalidato il fermo e stabilito che il 33enne venisse trasferito in carcere.