Crotone. Pugliese dichiara guerra alla cacca dei cani: cosa dice l’ordinanza
Il primo cittadino di Crotone Ugo Pugliese ha emesso un’ordinanza che obbliga i proprietari di cani domestici a rimuovere le deiezioni canine nei luogo pubblici.
Nel documento il sindaco fa riferimento chiaramente all'incuria e all’indifferenza di alcuni proprietari degli amici a quattro zampe che, spesso, insozzano strade, marciapiedi, piazze, parcheggi, parchi e zone verdi, “provocando – viene specificato - notevole disagio e rischio per la salute alla cittadinanza, in particolare per bambini ed anziani, oltre a provocare un notevole stato di degrado del territorio”.
Preso atto delle problematiche igienico-sanitarie determinate dalla presenza degli escrementi canini si è ritenuto dunque di obbligare chiunque porti a spasso gli animali domestici ad essere sempre munito di sacchetti di plastica o di qualsiasi altro strumento utile a raccogliere le deiezioni e, poi, di smaltirle nei cestini.
Ma non solo, e su questo qualche appunto si potrebbe anche muovere alla seppur giusta ordinanza: ovvero l’obbligo di tenere gli animali sempre il guinzaglio e a quelli di grossa anche di far indossare la museruola, quando condotti “nei locali pubblici, nei pubblici mezzi di trasporto, nelle vie o in altro luogo pubblico o aperto al pubblico in occasione di fiere, mercati o comunque vi sia un afflusso considerevole di persone”.
Viene poi stabilito che si deve assicurare la custodia dei propri cani ed adottare tutte le misure adeguate per evitarne la fuga; di tenerli a debita distanza dalle altre persone, evitando che eventualmente arrechino disturbo; di evitare l'introduzione degli animali nelle aree attrezzate a gioco bimbi, delimitate e non, “ancorché al guinzaglio con eccezione di quelli che accompagnano persone invalide”.
Chiunque dia cibo a cani o altri animali sul suolo pubblico deve poi provvedere all'immediata e completa pulizia dell'area.
Nell’ordinanza si specifica poi che i cani trovati liberi saranno accalappiati ed inviati in apposite strutture con l’addebito delle relative spese di custodia a carico dei proprietari degli stessi, oltre all'applicazione delle sanzioni previste.
Per i trasgressori, fatte salve le sanzioni penali previste dalla legge, sono previste multe da 25 a 500 euro. Naturalmente tutte queste disposizioni non si applicano ai non vedenti conduttori di cani guida.