Arcigay Cosenza solidale con la coppia rifiutata in un hotel
Arcigay Reggio Calabria in questi giorni ha monitorato l’evoluzione di quanto avvenuto sabato scorso, ossia il rifiuto da parte del proprietario di un noto hotel di Ricadi di ospitare una coppia gay, chiaramente a pagamento, adducendo motivazioni di natura ideologica confessionale e discriminatoria.
"Tante sono state le affermazioni di solidarietà - introduce il comitato Arcigay reggino - e vicinanza ai ragazzi che sin da subito vogliamo ringraziare per non aver taciuto, anzi per aver denunciato immediatamente al comitato Arcigay di Napoli (loro comitato di appartenenza) l’accaduto; escludere quella coppia ha significato escludere ognuno di noi. Ancora grazie al presidente del comitato Arcigay di Napoli Antonello Sannino, amico oltre che attivista, il quale subito si è messo in contatto con il comitato reggino e con il quale stiamo valutando come procedere in maniera coordinata".
“Non possiamo non chiedere che alle parole segua un’azione altrettanto incisiva - continua ancora il comitato - da parte di chi ha la precipua responsabilità politica, non solo di gestire ma anche e soprattutto di indirizzare la Calabria. È vero che una proposta di legge contro l’omofobia è già stata depositata in Consiglio regionale, ma dalla lettura del testo, ancora da modificare e migliorare, emergono tante, troppe criticità che possono essere superate solamente attraverso l’impegno congiunto della politica ad ogni livello, delle istituzioni e di tutti gli attori sociali che nel tempo hanno raccolto dati, hanno affinato specifiche competenze e che vivono quotidianamente, anche sulla propria pelle, l’esclusione sociale e l’omofobia”.
“Arcigay Reggio Calabria - conclude la nota - continuerà nel proprio impegno affinché la nostra terra, quella in cui abbiamo scelto di restare e lavorare, la Calabria, diventi sempre più luogo di incontro, accoglienza, apertura, valorizzazione delle differenze e campo di innovazione sociale e culturale a tutti i livelli e per ogni persona”.