Sciolto il Comune di Brancaleone, nominata Commissione straordinaria
Su proposta del Ministro dell’Interno, a seguito della relazione predisposta dal Prefetto di Reggio Calabria, il Consiglio dei Ministri, nella seduta dello scorso 28 luglio, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio Comunale di Brancaleone, nel quale sono state accertate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte di infiltrazioni criminali.
Per la gestione provvisoria dell’Ente, nelle more del perfezionamento della procedura di scioglimento, il Prefetto Michele di Bari, con proprio provvedimento di oggi, ha così sospeso il Consesso per prevenire situazioni che "potrebbero ulteriormente compromettere la libertà di determinazione ed il buon andamento o l’imparzialità dell’amministrazione" incaricando una Commissione Straordinaria composta da Giovanni Meloni, Prefetto a riposo; Salvatore Mottola, Viceprefetto e Isabella Giusto, Funzionario economico finanziario.
Presso il Comune era stata inviata una Commissione d’indagine in data 29 dicembre dell'anno scorso, nominata sempre dal Prefetto delega del Ministro dell’Interno, così da compiere gli accertamenti e verificare l'eventuale sussistenza di forme di infiltrazione o di condizionamento di tipo mafioso o similare.
La Commissione aveva presentato una relazione che era stata esaminata in una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con la partecipazione del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, titolare della Direzione Distrettuale Antimafia.
La decisione da parte del Consiglio dei Ministri di scioglimento del Consiglio Comunale comporta la cessazione della carica di Consigliere, di Sindaco, di componente della Giunta e di ogni altro incarico comunque connesso alle cariche ricoperte.