Stop alla pesca del tonno rosso. Arriva ordinanza della Capitaneria
È stop alla pesca del tonno rosso. La Capitaneria di porto di Crotone ha infatti disposto la chiusura immediata e definitiva della campagna di pesca del tonno rosso. La specie di tonnide è da tempo minacciata dall’eccessivo sfruttamento degli stock ittici presenti nel Mediterraneo come negli Oceani ed è tutelata dall’Ordinamento internazionale tramite l’lCCAT (International Commission for Conservation of Atlantic Tuna), un’organizzazione internazionale di cui è parte anche la Comunità Europea.
Il tonno rosso, che a differenza delle altre specie simili più comuni nel mediterraneo (alalunga, alletterato, palamita, tombarello) può superare anche i seicento chili di peso ed i tre metri di lunghezza, è particolarmente ricercato dal mercato giapponese, dove può essere venduto, al dettaglio, a quaranta euro al chilo.
La sua pesca, rigidamente regolamentata, può, previa autorizzazione rilasciata dagli uffici delle Capitanerie di porto, essere esercitata anche dai diportisti che praticano la pesca sportiva/ricreativa.
Considerato che, alla data del decreto di cui sopra, i dati complessivi di cattura pervenuti alla competente Autorità evidenziano che il livello delle catture di tonno rosso effettuate con la pesca sportiva/ricreativa ha raggiunto il massimale fissato nel Decreto ministeriale 17 aprile 2015, il Ministero ha vietato, a partire dalle 8 del 1 agosto, il perpetrarsi di tale attività di pesca.
La Capitaneria di porto di Crotone darà avvio ad una periodica, meticolosa ed estesa attività di vigilanza sul rispetto del menzionato divieto di cattura, sia a terra che a mare, lungo tutto il litorale del Compartimento Marittimo.