‘Ndrangheta: boss stavano per vendere alcuni beni sequestrati
Alcuni dei beni sequestrati oggi dalle Fiamme Gialle ai boss dell'ndrangheta o ai loro familiari nell'ambito dell'operazione Infinito stavano per essere venduti. Per questo nei giorni scorsi i pm della Dda di Milano hanno disposto un sequestro preventivo in via d'urgenza di tutti i beni individuati dalle indagini patrimoniali svolte dalla Gdf di Milano: si tratta di 39 abitazioni, tra cui una villa, 37 box, 14 locali commerciali e magazzini e sei aree edificabili in provincia di Milano, Varese, Pavia, Bergamo, Como, Lecco, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria. Il sequestro preventivo è stato poi convalidato dal gip milanese Andrea Ghinetti. L'aggressione al patrimonio dell'ndrangheta è avvenuto, come é stato sottolineato in conferenza stampa dal generale Attilio Jodice, comandante provinciale della Guardia di Finanza, e colonnello Sergio Pascali, comandante provinciale dei carabinieri, grazie a "una sinergia operativa messa in campo" che ha portato in pochi mesi prima all'arresto di oltre 160 persone e poi ora al sequestro di beni per un valore di oltre 15 milioni di euro.