Sant’Alessio. Il borgo aspromontano protagonista internazionale in campo scientifico
Nella cornice dell’Aspromonte, circondati dalle montagne e dal verde, si è svolto l’evento scientifico-culturale di respiro internazionale sulla fisica nucleare. Nel piccolo borgo di Sant’Alessio in Aspromonte, comune dell’entroterra di Reggio Calabria abitato da circa 300 anime, è stato assegnato il prestigioso premio “Tiglio d’oro” giunto alla XV edizione.
L’evento organizzato dalla Pro Loco locale, ha catturato l’attenzione di molti appassionati e curiosi della materia e non, che si sono spinti a Sant’Alessio da tutta la Calabria, facendo registrare un successo senza paragoni. Inoltre, ha ricevuto importanti riconoscimenti non solo provenienti dalle diverse Istituzioni democratiche ma, soprattutto, da autorevoli centri di ricerca sulla fisica nucleare di respiro Nazionale.
Particolare approvazione è arrivata persino dalla Società Italiana di Fisica, Ente Morale, con lo scopo di promuovere, favorire e tutelare lo studio e il progresso della fisica in Italia e nel mondo che, oltre a gestire la Scuola Internazionale di Fisica “Enrico Fermi”, ha avuto come co-fondatori scienziati dello spessore di Galileo Ferraris, Augusto Righi e Vito Volterra.
Il piccolo borgo per molti anni è stato “capitale della cultura calabrese” accogliendo personalità di rilievo internazionale come ambasciatori e diplomatici; cantautori come Mino Reitano e maestri come il Premio Oscar Carlo Rambaldi, grazie all’intuizione dell’allora sindaco Francesco Marra.
Dopo i saluti di rito, il presidente della Pro Loco, Nino Calarco, ha introdotto i lavori richiamando l’origine del premio che si rifà alla pianta di tiglio, caratteristica del paese con il suo bel viale alberato, che ha in particolare due proprietà: è adattabile e resistente.
Calarco ha spiegato che “è adattabile perché è una pianta semplice che cresce ovunque e non ha bisogno di un terreno particolare: anche noi dobbiamo essere persone semplici, non semplicistiche, pronti ad adattarci alle realtà che la vita ci presenta sapendo anche accettare le contrarietà. Resistente perché reagisce bene alle intemperie e non ha bisogno di una cura particolare per sopravvivere. Quante “intemperie” ci presenta la vita? Riusciamo a resistere, oppure ci facciamo vincere dallo scoraggiamento?”
Subito dopo si sono susseguite due splendide lectio magistralis tenute dal Prof. Riccardo Barbieri, Ordinario di Fisica all’Università della Calabria e dal dott. Salvatore Fazio, Scientific Associate Brookhaven Nationale Laboratory – Physics Department, New York (USA).
Barberi, parlando della relatività di Einstein a 100 anni dalla scoperta, ha fatto un excursus storico partendo dall’origine della scienza che si basava sull’osservazione del cielo. Si è partiti da Platone che sosteneva che le stelle fossero fisse e che i pianeti si muovessero ben più velocemente, passando poi per il sistema tolemaico dove la Terra è al centro, accettato fino alla rivoluzione copernicana.
Il professore Barberi nel suo intervento ha citato anche lo scienziato cinese Shen Kuo che, oltre a inventare diversi strumenti astronomici, descrisse la bussola ad ago magnetico per primo, definendo anche il nord magnetico; ancora Nasir al-Din al-Tusi, scienziato persiano, inventò l’astrolabio e scoprì una tecnica geometrica che superò le equazioni tolemaiche e calcolò la precessione degli equinozi.
Passando da Copernico a Keplero e da Galileo Galilei a Newton, si è giunti al celebre Einstein, affermando che la relatività generale è una teoria della gravitazione, una delle quattro interazioni fondamentali della Fisica; mentre Newton ha descritto la gravità in termini dinamici utilizzando il concetto di forza (istantanea), Einstein trasforma la gravità in un modello geometrico curvo, utilizzando quindi una nuova struttura non euclidea dello spazio-tempo, tenendo conto del limite della velocità della luce.
Subito dopo è seguita la relazione magistrale, sulla fisica subnucleare, del dott. Fazio dal titolo: “Viaggio nel cuore della materia – alla scoperta del variegato e dinamico microcosmo racchiuso nei nuclei atomici”. Dall’alba della fisica atomica di Democrito, dove tutta la materia è composta da particelle elementari invisibili (atomi), al modello di Rutherford, dove l’atomo è in gran parte vuoto con un nucleo centrale, si è arrivati al collisionatore di particelle RHIC, operativo al Brookhaven Nationale Laboratory e all’evoluzione di tale collisionatore, il grande progetto eRHIC, macchina acceleratrice di nuova generazione dal costo di 1,5 miliardi di dollari, il tutto monitorato dalla linee guida del Governo degli Stati Uniti d’America.
L’obiettivo di eRICH è quello di fare una tomografia ad alta risoluzione del nucleone: “eRHIC studierà le profondità della materia con una precisione e un’accuratezza senza precedenti. Aprirà una nuova finestra sull’Universo intorno a noi e sulla materia di cui siamo costituiti. Sarà una macchina di importanza mondiale, sorgente di nuovo sapere ed applicazioni tecnologiche.
Fazio ha concluso il suo intervento con una risposta di Michael Faraday a William Gladstone, Ministro delle Finanze britannico – siamo nel 1850 -, che gli chiedeva il valore pratico dell’elettricità; Faraday gli disse: “Un giorno signore, ci si potrà far pagare le tasse”.
È seguito il saluto del Prof. Giuseppe Caminiti, il quale si è detto stupefatto di come eventi di portata internazionale possano essere organizzati da piccole realtà come Sant’Alessio in Aspromonte, con la forza di capitalizzare il sapere scientifico e rendere argomenti complessi, come la fisica nucleare, comprensibile a tutti.
L’Assessore del Comune di Reggio Calabria, Irene Calabrò, ha lanciato l’idea di realizzare una fondazione, con lo scopo di rendere patrimonio collettivo eventi come quello del Tiglio d’Oro organizzato dalla Pro Loco Sant’Alessio. Sulla stessa lunghezza d’onda, il Consigliere Metropolitano, Antonino Castorina, nell’esprimere le congratulazioni per l’ottima riuscita dell’evento, ha proposto di inserire il premio “Tiglio d’oro” tra le manifestazioni ufficiali della Città Metropolitana di Reggio Calabria, considerato l’elevato spessore culturale.
Dopo la cerimonia di consegna del “Tiglio d’Oro” edizione 2017 a Salvatore Fazio, cittadino illustre della nostra terra, ha concluso i lavori il Prof. Franco Rossi, Assessore all’Urbanistica della Regione Calabria, che ha espresso il concetto della valorizzazione e del buon funzionamento dei territori, i quali sono come dei pianeti che devono interagire tra di loro e per questo devono, per alcuni versi, “collidere” per dare loro il giusto impulso e farli girare nella giusta orbita.