Neaithosud Festival a Santa Severina, vincono i Nuovi Tarì
Tre giorni di musica etnica-popolare calabrese a Santa Severina: cala il sipario sul Neaithosud Festival, arrivato alla seconda edizione.
Piazza del Campo si è così trasformata in una grande pista da ballo a suoni di tarantella, con i ritmi dei tamburelli e delle voci del Sud provenienti da tutta la Calabria. Presenti: Notte Battente (Soveria Mannelli), Faradomus (S. Giovanni in Fiore), Taranta Nova Dello Stretto (Reggio Cal.), Gli Anni Veloci (Rocca di Neto), Antigua (Badolato), Kalacunta (Castelsilano), Taranta Band (San Marco Roggiano). L'obiettivo è dare spazio a nuovi talenti della musica popolare calabrese, offrendo loro un palcoscenico di tutto rispetto dove potersi esibire.
Vincono i Nuovi Tarì di S. Caterina Dello Jonio che si aggiudicano una borsa di studio del valore di 1000 euro e una tournée. Sono un gruppo di formazione recente nato sullo splendido Mar Ionio, ma già sta esordendo con alcuni brani inediti. La band è composta da 8 persone rievocano attraverso i loro suoni, le loro voci e le loro danze quello che è stato il Regno delle Due Sicilie.
Tutti i gruppi finalisti, a detta della giuria, meritavano la vittoria ed è per questo che gli altri a pari merito arrivano secondi. Quindi alto livello delle esibizioni al Neaithosud Festival che si appresta a diventare un appuntamento fisso e importante per tutta la Calabria.
Ha presentato tutte le tre serate Larissa Volpentesta, un viso noto al grande pubblico, attrice nelle serie tv “La Squadra”, “Don Matteo”, “Vipera” di Sergio Citti, per continuare con “I Vicerè”, “David Copperfield”, “Pompei”, “La Vita Rubata”, “Il Peccato e la vergogna”.
La serata finale, oltre a decretare i vincitori, ha avuto come protagonista un grande della musica calabrese, il concerto pieno di energia di Ciccio Nucera con il suo tour La Tarantella crea Dipendenza. Nucera nasce come musicista della tradizione popolare grecanica. Si distingue per una propria personalità musicale nel grande mare della moda della "tarantella" oggi radicata in Calabria.
Parlare della musica di Ciccio Nucera significa parlare del cuore dell’Area Grecanica di Reggio Calabria, cioè di quella striscia di territorio chiuso fra le impervie vallate dell’Amendolea, del San Pasquale e del Siderone.