Magorno (Pd): “Scopelliti incapace di governare, orgogliosi di Oliverio”
“Un centrodestra che affida a Scopelliti linea e scelte politiche è una pessima notizia per la Calabria: un quadro che assume contorni assai preoccupanti nel momento in cui questa parte politica si presenta come il nuovo che avanza, coloro i quali vorrebbero dare lezioni di politica e di buona amministrazione dopo aver avuto quasi cinque anni di legislatura regionale per mettere alla prova tutta la propria (in)capacità di incidere sul destino della Calabria”.
Lo afferma il Pd nella persona di Magorno proseguendo l’attacco all'opposizione con queste parole: “e, invece, la verità che oggi Scopelliti e i suoi compagni di viaggio vogliono nascondere sotto il tappeto è drammaticamente diversa e racconta di una regione governata con superficialità e opacità. Non c’è segmento della vita istituzionale calabrese che nei cinque anni di governo Scopelliti non abbia risentito della mano a dir poco inefficiente del centrodestra. Non un solo investimento è stato effettuato, tutti gli indicatori economici condannati a voci negative, i rapporti con le istituzioni centrali ed europee sbriciolati sotto il peso di una completa inaffidabilità”.
“Ecco perché noi oggi rivendichiamo tutta la nostra diversità dal centrodestra - aggiunge Magorno - e dal modello Scopelliti, riproposto in queste ore, e con orgoglio stiamo accanto al presidente Mario Oliverio e alla sua giunta, che con enormi fatiche e prediligendo un profilo di serietà e impegno hanno affrancato l’istituzione Regione da prassi inaccettabili, regole di buona amministrazione accomodate all’occorrenza, conti pubblici gestiti con disinvoltura. Il nostro compito, oggi più di ieri - conclude il segretario del Pd - è proseguire questo cammino a servizio dei calabresi: un compito difficile e per alcuni versi immane ma al quale ci sentiamo vincolati con determinazione e caparbietà, fieri del fatto che i risultati sono tangibili e presto visibili agli occhi dei più. Nonostante la facile demagogia del centrodestra - conclude - che vorrebbe ributtare la Calabria in un passato dal quale a fatica ci stiamo affrancando”.