Balneazione, Meetup Rossano: Comune e Asp controllino e informino sulla qualità del mare

Cosenza Salute

Il Comune di Rossano e l’Asp di Cosenza controllino e informino i cittadini sulla qualità dei singoli tratti di mare. L’appello è stato lanciato, con tanto di lettera scritta, nella mattinata dell’8 agosto scorso dagli attivisti del Meetup “Amici di Beppe Grillo-Rossano In Movimento”.

Nella missiva viene richiesta, anche, l’autorizzazione ad accedere all’interno dei depuratori comunali di Rossano per verificarne il loro corretto funzionamento. “L’informazione d’altro canto è criterio imperativo per ottenere la Bandiera Blu” riferiscono gli attivisti.

L’estate rossanese entra nel vivo; ancora pochi giorni e poi il ritorno alla normalità e a dettare legge in questo agosto rossanese è il caldo africano. “Nella testa dei cittadini – affermano i pentastellati - mille pensieri: fusione si, fusione no, assalto e imprecazioni a chi alla fusione è contrario, mentre piromani criminali scartano i regali targati Renzi. I più sensibili sono in riva la mare ‘Stessa spiaggia stesso mare’ sostiene qualcuno, ‘Il mare mai stato così pulito’ dice qualcun altro”.

“A gettare un po’ d’aria fresca (anzi, forse è proprio il caso di spostarsi) – spiegano però dal Meetup - sono i dati che provengono da un laboratorio di analisi accreditato” che il 30 luglio ha effettuato dei prelievi in tre punti della costa rossanese (al Lido Sant’Angelo adiacente l’uscita depuratore, in Località Seggio foce Coserie, Località Pantano Martucci foce Trionto).

In tutti e tre i punti di prelievo il valore degli Escherichia Coli si presenta oltre i limiti di legge. “Per carità – sbottano i grillini - mantenere la calma è d’obbligo. Sul sito del Ministero della Salute tutti i dati relativi al costante monitoraggio dell’ARPACAL, segnalano acque eccellenti. A fronte, dunque, di un prelievo occasionale e che riporta solo il dato microbiologico la cautela è dovuta”.

“Ma – proseguono - è doveroso, altresì, per tutti gli enti preposti al controllo e alla vigilanza, intervenire secondo le proprie competenze. Tra i vari enti figurano proprio i comuni. Il richiamo a particolari doveri istituzionali viene dal D.lgs 116/08, che recependo la Direttiva 2006/7/CE, disciplina la gestione della qualità delle acque di balneazione”.

Il Meeup ricorda che l’art. 15 del Decreto Legislativo citato riporta che i comuni “assicurano che le informazioni – relative a classificazione corrente delle acque di balneazione ed eventuale divieto di balneazione, descrizione generale delle acque di balneazione in un linguaggio non tecnico, avviso di acqua di balneazione a rischio di inquinamento di breve durata, etc. - siano messe a disposizione con tempestività durante la stagione balneare in un’ubicazione facilmente accessibile nelle immediate vicinanze di ciascuna acqua di balneazione”.

“Dove non arriva il Comune, arriva per fortuna, o per sfortuna, la partecipazione del pubblico, riconosciuta e garantita dal precedente art. 14”, proseguono dal Meetup che su suo impulso ha sostenuto economicamente le analisi compiute dal laboratorio accreditato.

“Il mare di Rossano dicono i cittadini è a nostra Immagine. L’Amministrazione Comunale, dunque, vigili, controlli e informi tempestivamente i cittadini. D’altronde l’informazione è criterio imperativo per ottenere la Bandiera Blu, e questo è il primo passo” concludono i grillini.