Provincia Cosenza, Oliverio su grave situazione sanità a Cosenza
“Il necessario progetto riformatore e l’opera di innovazione e di bonifica che bisogna realizzare nella sanità calabrese richiedono un concorso largo di apporti e di energie, libero da vecchi schemi e da appartenenze. Altro che demagogia e passerelle conviviali! Lo ha detto il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, nel corso della conferenza stampa convocata dai Consiglieri regionali Guccione (Pd) e Aiello (SeL) sulla grave situazione sanitaria in provincia di Cosenza e sulle problematiche del precariato medico e paramedico. “La sanità calabrese e cosentina –ha detto Oliverio- sconta ritardi accumulatisi in un lungo periodo di tempo (almeno 20 anni), determinati da una molteplicità di ragioni, prima fra tutte dall'incapacità di assumere scelte coerenti e coraggiose per costruire un "Sistema-Sanità" regionale efficiente, altamente professionalizzato e, soprattutto, pienamente rispondente alla domanda di salute da parte dei nostri concittadini. Troppo spesso in passato, per effetto di una visione miope e parziale, sono stati assecondati più i localismi ed i particolarismi che non il progetto, la costruzione di un sistema, appunto. Tutto ciò ha, inevitabilmente, portato alla grave situazione in cui ci troviamo ora. Non vorremmo che oggi si ripetessero gli stessi errori di ieri, usando due pesi e due misure, violando ed alterando gli standard nazionali, tagliando posti letto in una provincia e potenziandoli in un’altra, ricorrendo a criteri parziali che non garantiscono il diritto alla salute di tutti. Così come non vorremmo che si affrontassero i problemi della sanità trattandoli solo in maniera ragionieristica e contabile”. “Bene hanno fatto, quindi, -ha aggiunto Oliverio- i Consiglieri regionali Carlo Guccione e Ferdinando Aiello a lanciare l’allarme all’indomani dell’audizione del Commissario dell’Asp, Franco De Rose, sul pericolo che, a partire dal 1° gennaio del 2012, non siano più garantiti i livelli essenziali di assistenza all’Annunziata di Cosenza e in provincia.. Una struttura ospedaliera regionale come quella dell'Annunziata, anziché essere ulteriormente penalizzata e mortificata, deve essere concepita e pensata come il "cuore" di un'articolazione più ampia di un sistema distribuito sull'intero territorio provinciale con la realizzazione e la dislocazione di servizi di alta specialità e qualificazione. Altro che tagli al precariato medico e paramedico! Essa, pertanto, deve essere aiutata ad affrontare problemi che non sono più rinviabili e dalla cui soluzione dipende la prospettiva stessa di costruzione di un sistema sanitario qualificato e rispondente alla crescente domanda di cure attraverso servizi e specialità elevate da parte dei cittadini. Per questo motivo rinnovo, ancora una volta, il mio invito, che non è mai stato e non vuole essere strumentale, al Presidente Scopelliti ad aprire un tavolo per avviare un processo graduale di costruzione di un nuovo sistema sanitario a partire dalla valorizzazione delle professionalità e delle energie che, se adeguatamente utilizzate e messe nelle condizioni di poter bene operare, possono dare un contributo importante per la realizzazione di obiettivi avanzati ed innovativi”. ”Di fronte a problemi così seri ed importanti che riguardano la salute dei cittadini –ha concluso Oliverio- nessuno può irrigidirsi o far finta di non sentire. Mettiamo tutti da parte magliette, collocazioni politiche e spirito di appartenenza e costruiamo, tutti insieme (istituzioni, sindacati, personale medico e paramedico e cittadini), attraverso il metodo dell’ascolto e della concertazione, un servizio sanitario di qualità, in cui non ci siano più sprechi e ruberie, viaggi della speranza e dove realmente ogni cittadino abbia garantiti i propri diritti e le proprie esigenze”.