Piano di rientro sanitario: Oliverio risponde a Scopelliti
"Sono sinceramente dispiaciuto che la mia sollecitazione all'apertura di un confronto nel merito di un progetto di riordino di risanamento e di riqualificazione del sistema sanitario regionale, necessario e non più procrastinabile per i gravi ritardi e gli errori accumulati nel corso di un lungo periodo (sicuramente negli ultimi venti anni), che aveva l'esclusivo intento di costruire la più larga condivisione possibile rispetto ad una efficace ed incisiva azione riformatrice, sia stata oggetto di mistificazione da parte del Presidente Scopelliti". E' quanto afferma, in una nota, il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, in risposta alle dichiarazioni del Presidente della Regione, on. Giuseppe Scopelliti, riportate questa mattina con ampio risalto dai giornali locali. "La nostra iniziativa, tesa a sollecitare l'apertura di un tavolo di confronto - prosegue Oliverio- non è scaturita, infatti, da intenti dilatori nè, tantomeno, da spirito di appartenenza. Nelle ultime ore, tra l'altro, lo stesso Scopelliti continua ripetere che egli è il semplice attuatore del Piano di Rientro sottoscritto da Loiero confermando, di fatto, una continuità di impostazione con l'azione politica del suo predecessore. Il necessario progetto riformatore e l'opera di innovazione e di bonifica che bisogna realizzare nella sanità calabrese richiedono, infatti, un concorso largo di apporti e di energie, libero da vecchi schemi e da appartenenze". "Per questo -aggiunge Oliverio- ho ritenuto e ritengo un grave errore la chiusura ad un confronto che avrebbe consentito sicuramente di realizzare una sintesi più avanzata su un progetto di reale riqualificazione del sistema sanitario costruito su parametri oggettivi e rispondente all'interesse comune di tutti i calabresi di un servizio sanitario qualificato ed efficiente, garanzia di tutela e di cura della salute. Per questo non servono atteggiamenti propagandistici e messaggi mediatici fini a se stessi". "La 'ndrangheta e la criminalità organizzata, inoltre - continua il Presidente della Provincia di Cosenza- vanno combattute ovunque si annidano. Se il Governatore Scopelliti, come è stato riportato da alcuni organi di informazione, ha elementi per dimostrare che in alcune realtà dello Ionio cosentino la contestazione "è pilotata anche da persone vicine alla criminalità organizzata" sarebbe opportuno che ne investisse formalmente le autorità competenti e gli organi dello Stato per l'assunzione dei necessari provvedimenti. Detto questo devo aggiungere, però, che le tensioni sociali che coinvolgono intere comunità e migliaia di persone possono essere condivise o non, ma non possono essere criminalizzate per mere esigenze mediatiche e propagandistiche". "La nostra preoccupazione, lo ribadiamo ancora una volta -conclude Oliverio- è quella di contribuire a costruire un percorso positivo, evitando lacerazioni e contrapposizioni che non aiutano nessuno e che, anzi, nella storia della Calabria, come dovrebbero ricordare soprattutto le persone di buon senso, hanno solo provocato fatti negativi, drammatici ritardi e laceranti divisioni".