Il nuovo prefetto saluta la città: una storia millenaria in un territorio complicato
“È per me un grandissimo onore assumere oggi l’incarico di Prefetto di Crotone, splendida città della Calabria, regione che ho imparato a conoscere e ad amare nei tre anni vissuti a Reggio Calabria. Per me, originaria di Taranto, Crotone condivide con la mia città natale non poche affinità, un patrimonio culturale ed archeologico consegnatoci dalla Magna Grecia, lo scenario incomparabile del Mare Jonio che bagna entrambe, un presente complicato da diverse problematiche, anche ambientali ed occupazionali”.
È così che esordisce in un comunicato Cosima Di Stani in veste di nuovo prefetto della città di Crotone: “non nascondo di essere emozionata - aggiunge - per la consapevolezza della responsabilità e dell’impegno che mi attende, ma anche determinata nel voler profondere, nell'esercizio della funzione affidatami dal Governo, ogni energia con lealtà, trasparenza e disponibilità al dialogo e con l’obiettivo di sostenere la rete virtuosa delle relazioni tra Istituzioni, statali e locali, Società civile e Privato sociale, nel quadro del principio costituzionale di leale collaborazione tra Governo centrale ed Organi di governo locali in un contesto di coesione e di reciproco rispetto”.
“Sarà mio preciso impegno prestare attenzione – afferma il prefetto - e valorizzare i contributi offerti da tutti, per un’azione a tutto campo a tutela della legalità, dell’ordine e della sicurezza pubblica, a garanzia dei diritti civili e sociali e di condizioni di sempre maggior tutela della pubblica incolumità, dell’economia legale, della sicurezza del lavoro, della salvaguardia ambientale e di coloro che vivono in condizioni di bisogno".
Con questi sentimenti rivolge il “saluto alla popolazione crotonese, ai Parlamentari, alle Autorità religiose, alle Autorità regionali e provinciali, ai Sindaci e agli Amministratori locali, ai rappresentanti dell’Autorità Giudiziaria, ai Vertici e a tutti gli operatori delle Forze di Polizia e della Pubblica Amministrazione, alle Autorità militari, ai rappresentanti delle categorie economico- produttive, ai rappresentanti sindacali, alle Associazioni della società civile e del mondo del Volontariato, ai Responsabili e agli operatori della comunicazione e dei mass media, a tutti coloro che con il loro impegno possono contribuire efficacemente all’ulteriore crescita democratica della collettività”.
Desiderosa, inoltre “di ricordare e salutare le donne e gli uomini che quotidianamente adempiono al loro dovere nelle loro attività, vegliando sulla sicurezza e sull’incolumità delle popolazioni senza risparmio di energie, con coraggio e professionalità”.