Roccelletta. Michele Affidato ricorda Pavarotti: premio speciale alla moglie
La figura del maestro dei maestri a braccia aperte, mentre intona quel “Vincerò” che lo ha reso un artista unico nel suo genere, insuperabile. Inarrivabile.
È quella realizzata dall'orafo crotonese Michele Affidato per Nicoletta Mantovani, moglie di Luciano Pavarotti a distanza di dieci anni dalla sua morte. L'opera è stata consegnata nell'ambito del premio “Cassiodoro il Grande” che quest'anno ha voluto ricordare il grande maestro della musica lirica che ha reso celebre la cultura italiana del canto nel mondo.
A volere un'opera speciale è stato il presidente dell’associazione che organizza la kermesse, Don Antonio Tarzia, che nell'intenzione di onorare al meglio la memoria del grande tenore, di cui è stato intimo amico, ha pensato all'altro maestro, Affidato, come artista e artigiano per realizzare il premio.
A Nicoletta Mantovani l'opera unica è stata consegnata nello splendido scenario del Parco archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia che ha ospitato l'evento. Il “Premio Cassiodoro il Grande” è organizzato dall'associazione “Centro Culturale Cassiodoro” e coordinato dal docente Cosimo Griffo con la direzione artistica di Domenico Gareri.
Il progetto si avvale dell’alto patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e della collaborazione dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, della Fondazione Università Magna Græcia, del Dipartimento di Scienze Giuridiche Storiche, Economiche e Sociali, della Fondazione “Armonie d’Arte Festival” e de “I giardini di Hera”.
Gli altri premi, rappresentanti da medaglie di argento e bronzo, sono andati a mons. Angelo Bazzari, presidente della Fondazione Don Gnocchi; Mimmo Dabbrescia, fotografo e gallerista; e Mons. Marco Frisina. La targa d’argento è stata assegnata a Paola Severini, presidente dell’associazione “Viva Toscanini”.
Sono stati infine insigniti del titolo di soci onorari il pittore Niko Calia, l’artista Giuseppe Mantella, il docente universitario Antonino Mantineo, l’archeologa Chiara Raimondo, il musicista Luigi Stillo e il missionario Padre Rocco Spagnolo.
“Realizzare un'opera in ricordo per il maestro dei maestri, per colui che ha rappresentato una parte dell'Italia migliore nel mondo, non ha prezzo – commenta Michele Affidato – ringrazio vivamente l'associazione che mi ha affidato questo compito, la figura di Pavarotti a braccia aperte che fa esplodere la sua voce immensa penso sia la figura che rappresenta al meglio la sua vita artistica”.