Legge Esodo: Ciconte (AeD) presenta emendamento
Presentato dal capogruppo di “Autonomia&Diritti” Vincenzo Antonio Ciconte, insieme all’onorevole Gaetano Ottavio Bruni e all’onorevole Rosario Mirabelli, un emendamento in riferimento all’articolo 7 del Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2011. Nell’articolo 7 recante “norme per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro del personale regionale, degli enti, dell’ aziende e delle società regionali” è prevista la possibilità, al fine di accelerare il processo di riorganizzazione degli uffici regionali senza aumentare la relativa spesa di personale, per gli anni 2011, 2012 e 2013, per i dipendenti regionali titolari di rapporto di impiego a tempo indeterminato con l'Amministrazione regionale ed in servizio continuativo presso la stessa da almeno cinque anni alla data rispettivamente, del 31 dicembre 2010, 2011 e 2012, che presentino apposita istanza di risoluzione anticipata del rapporto di lavoro, venga erogata una indennità supplementare, pari a sette mensilità della retribuzione lorda risultante dalla media degli ultimi dodici mesi di servizio, per ciascuno degli anni necessari al raggiungimento dei 65 anni e, comunque, per un massimo di cinque anni. Il comma 14 di predetto articolo prevede che tale possibilità non sia estesa ai lavoratori del Servizio Sanitario Regionale. L’emendamento del capogruppo di “A&D” propone l’abrogazione di tale norma e la sua sostituzione con una nuova previsione che estenda questa opportunità anche al personale del servizio sanitario regionale salvaguardando, comunque, quanto previsto dal comma 4 dello stesso articolo ovvero la “verifica delle esigenze organizzative, delle condizioni finanziarie dell'ente ed al rispetto dei vincoli previsti dalla normativa nazionale.” L’approvazione di tale emendamento è volto a perseguire una gestione mirata del blocco del turnover, ma anche favorire politiche di uscita volontaria del personale di ruolo sanitario, tecnico, amministrativo, al fine di consolidare i risparmi previsti, e di aumentare il relativo numero delle unità di personale potenzialmente cessante per ruolo, che potrebbe comportare ulteriori economie considerata un elevata età media dei dipendenti calabresi ( circa il 53% supera i 50 anni). Un abbassamento dell’ età media del personale in servizio, può favorire una riduzione del costo medio procapite, e un recupero della quota fondi integrativa, senza dimenticare ulteriori vantaggi economici per l’ Ente regione dall’ estensione dei benefici dell’ art. 7 anche a tutto il personale sanitario, verrebbero da quanto previsto dal comma 8 della stessa disposizione.
L’onorevole Ciconte rende noto, altresì, che l’emendamento è stato sottoposto alla valutazione della II commissione regionale “Bilancio, programmazione economica e attività produttive” lo scorso 3 dicembre.