Residenza Ruggi d’Aragona. Covelli (Pd): Perché tanta apprensione da parte Occhiuto?
“Francamente non si capisce tanta apprensione da parte di Mario Occhiuto. A Palazzo dei Bruzi il gruppo consiliare del PD ha chiesto solo un accesso agli atti. Non abbiamo, finora, inteso esprimere alcuna valutazione di merito sulla iniziativa pubblico-privata che ha promosso l'insediamento della Residenza Ruggi d'Aragona".
Così in una nota Damiano Covelli, Capogruppo del Pd al Comune di Cosenza che reputa auspicabile che il confronto sulla qualità e la finalità di questa iniziativa si faccia in Consiglio comunale. “Ora – dice infatti Covelli - Occhiuto disponga l'immediata consegna ai consiglieri comunali del Pd della documentazione per come previsto dalla legge. Che timore dovrebbe avere una trasparente Amministrazione a dimostrare che l'utilizzo dei locali di Palazzo Compagna per le finalità che il sig. Renato Nuzzolo ha illustrato sul sito istituzionale del Comune (http://www.comune.cosenza.gov.it/archivio30_i-nostri-video_0_706_1248_4.html) è avvenuto in maniera regolare e legale, sia per quanto riguarda il rispetto delle norme sulla sicurezza sia per quanto concerne la regolarità dei rapporti tra i soggetti privati coinvolti e il Comune?”
Secondo il capogruppo Pd, sarebbe infatti ovvio “che la verifica di tali presupposti è doverosa sia dal punto di vista etico sia sotto l'aspetto della responsabilità amministrativa dal momento che proprio quei locali sono divenuti il macabro teatro di una delle vicende più drammatiche della recente storia di Cosenza. Non sarebbe forse interesse prima di tutto del Sindaco ad accertare che le iniziative e gli interessi sottesi dalle attività avviate in quei locali dalla "Residenza Ruggì d'Aragona" d'intesa con il Comune non hanno nulla a che fare con le dinamiche che hanno generato il rogo in quel drammatico pomeriggio del 18 agosto? Perché - si chiede ancora - Occhiuto insiste nel minimizzare e, di fatto, ad opporsi affinché, almeno dal punto di vista amministrativo, sia tutto chiaro e trasparente?”.
“Nonostante l'improvvida e incomprensibile reazione odierna (ieri, ndr) da parte del Sindaco – conclude Covelli - riteniamo, comunque, che gli uffici amministrativi preposti, nelle prossime ore assolveranno agli obblighi imposti dalla legge 241/90 ("Nuove norme in materia si procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi".) e provvederanno ad esaudire l'accesso agli atti”.