A San Pietro in Guarano si gioca a ru Strummulu e a u’Brigghjiaru
Maccaturu, Morra, Stiriddru, Petruzze, Cucuzzaro, Ruaddru. Sono giochi della tradizione calabrse, praticati in diverse parti del mondo da comunità più o meno grandi di giocatori, ma anche all’interno della nostra regione sono chiamati in modo differente in base alle zone.
Tutti insieme formano un patrimonio culturale enorme che deve essere conservato in quanto ritenuto parte fondamentale della cultura di un territorio, come riconosciuto anche dall’UNESCO nella Carta Internazionale del Gioco Tradizionale e nella Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, stesi rispettivamente nel 2003 e 2007. Documenti ufficiali che hanno galvanizzato sempre più le associazioni locali che si occupano della riscoperta, valorizzazione e salvaguardia dei giochi tradizionali calabresi.
In testa l’Accademia dei Giochi Tradizionali di Redipiano in San Pietro in Guarano capitanata da Pietro Turano che, tra le altre attività, da otto anni è presente nel segmento ludico pomeridiano della Settimana della cultura calabrese dal titolo Come giocavano i nostri nonni. Se nelle olimpiadi la regina delle specialità è l’atletica leggera, il re dei giochi tradizionali è sicuramente u strummulu (la trottola di legno realizzata al tornio). Ne rende tale il suo fascino, la sua tradizione millenaria — se ne ha ricordo fin dai romani — la sua difficoltà e un pizzico di cattiveria (secondo la tradizione il “pegno” che spettava al perdente era la distruzione della trottola da parte dagli altri giocatori). Sabato 2 settembre, con inizio alle 16,30 a Camigliatello Silano si svolgerà il settimo torneo nazionale du Strummulu dedicato alla memoria di Giovanni Turano.
Il torneo è suddiviso in 4 categorie: la prima dedicata ai ragazzi dai 4 ai 14 anni, l’altra categoria è quella degli uomini dai 15 ai 64 anni. Spazio anche alle donne. Ma la categoria più attesa è quella dei nonni da 65 a 99 anni. Resta da battere il record di Federico Donnici, che lo scorso anno, cronometrato da giudici ufficiali, ha realizzato 2’54”78. I vincitori saranno portati in trionfo sulla “sedia del papa”, come si usava fare qualche anno fa.
Ospiti d’onore quest’anno l’Associazione Fossatesi nel mondo di Montebello Jonico. L’associazione guidata da Domenico Pellicanò partecipa annualmente, come rappresentante per la Calabria, al Tocatì, Festival internazionale dei giochi di strada di Verona. Lo scoro anno i “fossatesi” sfidarono proprio allo strummulu (in cosentino) o rrummulu (in reggino) la delegazione cinese giunta a Verona come ospiti internazionali. Le sfide individuali ed a squadra si basarono sul far uscire la peg-top (trottola in cinese) dei rivali da un cerchio disegnato a terra e prove di durata ed equilibrio. Nella partecipazione 2017, dal 15 al 17 settembre, si cimenteranno in U’Brigghjiaru. Una antichissima versione del moderno bowling dove i birilli vengo atterrati lanciando u’brigghjaru, ovvero la palla.
Il 21 e 22 settembre a Pieve Emaunele, nell’hinterland milanese, si svolgeranno le Olimpiade della Magna Grecia con gli alunni delle scuole elementari e medie del milanese e pavese. Le gare concludono il progetto didattico alla scoperta dei giochi antichi svolto con la collaborazione dell’Associazione Culturale Magna Grecia di Pieve Emanuele, l’Associazione dopolavoro ferroviario di Milano e l’Accademia dei giochi tradizionali.