Pri. Concluse a Reggio le quattro “Giornate Repubblicane”
Una “quattro giorni” per tornare con la mente alla storia patria, ravvivare gli ideali risorgimentali e affinare la piattaforma programmatica del Partito Repubblicano Italiano. Parliamo delle Giornate Repubblicane, che hanno avuto luogo dal 29 agosto al primo settembre.
Martedì 29 agosto si è tenuto il tradizionale “tuffo nel passato” al Cippo Garibaldi di Sant’Eufemia d’Aspromonte, in occasione del 155esimo anniversario dal ferimento dell’Eroe dei Due Mondi in territorio aspromontano. I dirigenti del Pri vi si sono recati, così come ogni anno, per poi scandire un momento di raccoglimento e di riflessione su quella gloriosa, cruciale fase della storia risorgimentale presso il Cippo Garibaldi.
Vi hanno fatto seguito due fasi di più stretto sapore convegnistico e politico. A Gambarie d’Aspromonte Francesco Nucara e il dirigente nazionale del partito Franco Torchia hanno discusso insieme al presidente dell’Ente Parco nazionale d’Aspromonte Giuseppe Bombino e all’economista e docente dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria Domenico Marino, sul tema Il ruolo del Parco nella Città metropolitana; quella di Reggio Calabria, è bene ricordarlo, è l’unica Città metropolitana a contenere integralmente entro i propri confini un Parco nazionale.
Al pomeriggio, poi, sviscerato un tema sul quale storicamente Francesco Nucara e lo stesso Partito repubblicano mai hanno mancato di fornire, nel tempo, il proprio contributo di osservazioni e d’idee: la “sete” di Reggio Calabria, la diga sul Menta e il suo agognato completamento, argomento dibattuto direttamente sul luogo dell’invaso purtroppo non ancora operativo dallo stesso Nucara, da Torchia e dal coordinatore metropolitano del Pri Carmelo Palmisano. Evocativo il titolo scelto per la discussione: La politica non… menta!
Entrambi i momenti sono stati peraltro utili a evidenziare la scarsa valorizzazione delle risorse idriche, ambientali, paesaggistiche, turistiche "in grado di stravolgere in meglio la nostra realtà territoriale, i suoi profili produttivo-occupazionali e la qualità della vita dei reggini".
Il giorno successivo, mercoledì 30 agosto, alla Sala Convegni di Confindustria Reggio Calabria Franco Nucara ha presentato la propria autobiografia appena edita da Rubbettino: Storia di una passione politica (Scene e retroscene).
Insieme al senatore e presidente della commissione Giustizia di Palazzo Madama Nico D’Ascola e al noto giornalista politico ed editorialista del “Corriere della sera” Francesco Verderami, il politico reggino ha svelato alcuni dei tanti retroscena inediti, riguardanti la blasonata esistenza del Partito repubblicano ma più in genere fasi cruciali della vita politico-istituzionale del Paese, contenuti in un’autobiografia che prende le mosse da ben 54 anni di passione civile e di militanza trascorsi per intero nelle fila del partito dell’Edera, che includono diversi mandati da parlamentare, delicati incarichi governativi e una dozzina d’anni di leadership nazionale al servizio della “causa” repubblicana.
Giovedì 31 agosto, invece, al piazzale della Stazione Lido sul lungomare Falcomatà la prima delle due serate di discussione sulle cose politiche e amministrative reggine, regionali e nazionali, con “faccia a faccia” e talk moderati dal giornalista Mario Meliadò.
Quale futuro per Reggio? Si son chiesti nella prima sessione di lavoro il componente del Coordinamento metropolitano del Pri Demetrio Giordano, il coordinatore metropolitano Carmelo Palmisano, il consigliere comunale e consigliere metropolitano (titolare di diverse deleghe) Demetrio Marino, il consigliere comunale Massimo Ripepi, l’ex assessore comunale e noto imprenditore Giuseppe Falduto e l’ex assessore comunale reggino al Bilancio Enzo Cuzzola, in atto titolare della stessa delega nella Giunta comunale della dirimpettaia Messina.
Accanto a una franca disamina dell’immobilismo dell’Amministrazione comunale di Reggio Calabria, tra le considerazioni più significative la necessità di massimizzare i fondi strutturali e soprattutto le infrastrutture della futura Area metropolitana dello Stretto, dando una chiara accelerazione all’“abbraccio” tra Reggio e Messina.
Quasi del tutto incentrata sulle politiche continentali – come già suggeriva il titolo attribuito all’intervista condotta da Mario Meliadò, Tra Italia ed Europa – la successiva conversazione col noto comunicatore radiofonico e televisivo Davide Giacalone, dirigente repubblicano di lungo corso e membro del board d’importanti compagnie private e a partecipazione pubblica, che ha affascinato i presenti grazie anche a un’esposizione brillante e di chiarezza esemplare.
Quarta e dunque ultima delle Giornate repubblicane venerdì primo settembre, sempre al piazzale della Stazione Lido delle Fs.
Primo stadio della serata, il confronto sul tema Politica nazionale e regionale, riflessi sui calabresi: protagonisti il coordinatore calabrese del Partito repubblicano Sergio Stancato, già assessore e consigliere regionale, la componente della Crpo (Commissione regionale Pari opportunità) Emira Ciodaro, il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Campanella Alessandro Nicolò, il capogruppo del Partito democratico sempre alla Regione Seby Romeo, il segretario del sindacato Fil ed ex assessore e consigliere comunale reggino Giuseppe Martorano e l’on. Francesco Nucara, cui sono toccate anche le considerazioni conclusive.
Un dibattito ritmato e appassionato, scandito tra l’altro dall’ “apertura” del Pd a possibili incontri cadenzati con il Partito repubblicano e con altre forze politiche non organiche alla maggioranza volti a identificare possibili ulteriori priorità programmatiche per l’Amministrazione regionale in carica, ma pure i punti interrogativi posti da Nucara e rilanciati anche in altri interventi circa l’effettiva «volontà politica del centrosinistra di anteporre l’interesse collettivo dei cittadini calabresi al particolare e ai micro-interessi di bottega» di questo o quel partito, ovvero di questo o quel rappresentante.
Ultimo atto dell’intera “quattro giorni”, il “faccia a faccia” (Italia: le nostre PRIorità, il tema prescelto) col coordinatore nazionale del Pri Corrado De Rinaldis Saponaro quale protagonista, pronto a evidenziare con notevole verve le perduranti ragioni del laicismo incarnato dal Partito repubblicano e la legittima ambizione di poter "concorrere tramite liste proprie e col proprio simbolo alle prossime Politiche, sempre se il sistema elettorale ne fisserà in concreto le possibili precondizioni".