Stop a bibite zuccherate nelle scuole. Coldiretti: “Opportunità per l’agroalimentare”

Calabria Salute

I gusti e le abitudini cambiano, e i cittadini - consumatori sono sempre di più esigenti e attenti a ciò che mangiano tanto è che la stessa industria europea dei soft drinks (Unesda) ha deciso di non vendere più volontariamente bevande zuccherate nelle scuole secondarie dell'Ue, distributori automatici inclusi. “La messa al “bando” quindi delle bibite zuccherate nelle scuole europee e l’aumento delle vendite di alimenti biologici sono due ottime notizie – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che rappresentano opportunità importanti per l’agricoltura e l’agroalimentare calabrese. Infatti – spiega – in Calabria in questi ultimi tempi si sta sviluppando una vivace attività, in particolare da parte di imprese condotte da giovani e da cooperative, riguardo la predisposizione di prodotti naturali, di stagione e Made in Calabria che può essere sostenuto con l'aiuto dei nuovi distributori automatici di frutta e verdura snack che comunque si stanno diffondendo e dove è possibile acquistare frutta fresca, spremute di origine nazionale senza aggiunte di zuccheri o grassi come alimento rompi- digiuno per una merenda sana alternativa.

“Per il biologico – continua - oltre ad essere una regione leader in questo particolare segmento ricordiamo che su richiesta di Coldiretti Calabria, oggi siamo la regione “no glifosate” nei disciplinari di produzione integrata e questo ha registrato un grande interesse dei produttori che stanno immettendo sul mercato, con soddisfazione dei consumatori, produzioni “glifosate free” che certificano questa scelta”. Per coldiretti ,questa netta inversione di tendenza va incoraggiata come peraltro molto spesso hanno affermato gli stessi medici e l’organizzazione con il progetto “Educazione alla Campagna Amica” che svolge nelle scuole continuerà a informare e formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno fermando il consumo del cibo spazzatura. Un’ultima notazione: “noi – conclude Molinaro – ci aspettiamo molto dalle Università calabresi che su questi due aspetti possono proficuamente lavorare e dare un contributo fondamentale all’innovazione e alla ricerca e per questo salutiamo con favore l’istituzione del corso di laurea, presso l’Unical di Cosenza, in ingegneria alimentare”.