La vertigine pediatrica: convegno sull’approfondimento multidisciplinare
L’ispirazione multidisciplinare è stata rispettata con una sala piena di convegnisti di differenti specialità mediche e delle diverse professioni sanitarie tutti però coinvolti nella gestione della problematica.
Tema “La vertigine pediatrica - approfondimento multidisciplinare” che si è tenuto sabato scorso, 16 settembre, all'Università Magna Graecia di Catanzaro, organizzato dal prof. Giuseppe Chiarella, direttore dell'Unità Operativa di Audiologia e Foniatria dell'Azienda Ospedaliera Mater Domini, struttura di riferimento per i problemi dell'equilibrio.
L'evento ha ospitato i vertici delle società scientifiche nazionali di riferimento: il prof. Ettore Cassandro già docente dell’Ateneo calabrese e presidente della società Italiana di Otorinolaringoiatria e il prof. Umberto Barillari, della seconda Università di Napoli e presidente della Società italiana di Audiologia e Foniatria e una faculty di primissimo livello: i professori Gambardella (Neurologo), Gallelli (Farmacologo clinico), Miniero (Pediatra), Concolino (Pediatra), Marotta (Neuropsichiatra infantile) e dell’Università di Perugia (Pettorossi e Faralli), Primari del Pugliese Ciaccio (Raiola, Destito, Catalano) e dell’Ospedale di LT (Grasso), Pediatri di famiglia (Licastro) e medici dello staff del prof. Chiarella (Petrolo e Viola) che hanno concordato sulla necessità di un approccio “corale” a questa patologia.
“Confermo la mia grande soddisfazione – dice compiaciuto il prof. Chiarella – per l’esito di questo appuntamento: fare il punto sui problemi di equilibrio che interessano la popolazione pediatrica e che possono avere conseguenze importanti sullo sviluppo fisico ed intellettivo del bambino era necessario. E il contributo degli eminenti Colleghi coinvolti ha entusiasmato l’uditorio, fornendo informazioni e strumenti up to date”.
“Ma la soddisfazione maggiore – ha aggiunto - è stata la finale convergenza di tutti i professionisti sanitari coinvolti a vario titolo nella gestione di questi pazienti verso l’identica conclusione che l’approccio multidisciplinare sia la vera chiave per il problema. Mi piace dunque ringraziare tutti gli intervenuti, che hanno contribuito al successo di questo appuntamento”.