Nasce a Catanzaro il coordinamento delle associazioni animaliste calabresi
Per le piccole e grandi associazioni animaliste della regione è tempo di affrontare insieme le tante problematiche comuni. Una folta rappresentanza della Lav di Cosenza e Catanzaro, dell'Enpa di Crotone, della Lega nazionale Difesa del Cane di Crotone e di Soverato, dell'A.I.V.A. di Gioiosa Jonica, dell'associazione ''Diamoci la zampa'"di Marcellinara, di ''Su la zampa" di Catanzaro e degli Animalisti Attivi di Catanzaro, si è ritrovata sabato scorso nella sala riunioni del Banco Alimentare di Catanzaro - tramite la disponibilità del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro - per sottoscrivere l’atto di costituzione del “Coordinamento delle Associazioni Animaliste Calabresi”. Le leggi a difesa degli animali, sia a livello nazionale che regionale, esistono, ma il randagismo, con le conseguenze che ne derivano, rappresenta un fenomeno diffuso in tutti e cinque i territori provinciali senza che le istituzioni competenti riescano a porvi rimedio. In alcune province la legge regionale 41/90 (modificata dalla n.4/00) trova maggiore applicazione che in altre, ma i rischi connessi al proliferare di ''canili lager" ed alla mancata sterilizzazione riguardano tutti. La costituzione di questo nuovo gruppo consentirà di interloquire in maniera più incisiva con le istituzioni, concordare un piano di intervento di azioni comuni e contrastare in modo efficace e organizzato le inadempienze dei comuni e delle aziende sanitarie. Il Coordinamento ha subito nominato cinque delegati per farsi ''portavoce" nei confronti delle istituzioni: Francesca Console, Valeria Colosimo, Giuseppe Trocino, Assunta Cosentino e Federica Carratelli. La delegazione del coordinamento provvederà a richiedere subito un incontro con il presidente della Regione Calabria Scopelliti al fine di rappresentare le problematiche connesse alla gestione del randagismo. Considerate le omissioni e inadempienze commesse quotidianamente dai comuni e dalle aziende sanitarie provinciali, si chiederà che alla riunione partecipino il presidente regionale dell’ANCE, i direttori generali delle ASP nonché i presidenti delle cinque province calabresi.