Comune di Cosenza verso il “Regolamento dei Beni Comuni”
Prende corpo la proposta della costituzione dei Laboratori di Sussidiarietà che la consigliera Alessandra De Rosa aveva lanciato all'indirizzo del Sindaco Mario Occhiuto. Una iniziativa, specchio di una Amministrazione partecipata e condivisa, che sta molto a cuore al Primo Cittadino tant'è che ne ha fatto una delega specifica, affidandola alla De Rosa insieme a cittadinanza attiva e rapporti con la comunità che, poi, dei laboratori sono 'filosofia' ispiratrice.
Dalle parole ai fatti, si è tenuto in Comune il primo incontro tra la consigliera delegata e l'associazione LABSUS rappresentata da Pasquale Bonasora alla presenza del Capo Gabinetto Antonio Molinari, del Segretario Generale Alfonso Rende e del consigliere Giuseppe D’Ippolito, propedeutico alla costituzione dei tavoli tecnici che saranno aperti a studiosi, Istituzioni, Università ed enti di ricerca di livello nazionale ed internazionale. Partendo dalla bozza già elaborata da LABSUS e condivisa da più di cento Comuni, si darà vita al “Regolamento dei Beni Comuni della Città di Cosenza” che si inquadrerà nell’ambito di un progetto di Sviluppo Economico di Comunità basato su forme di economia collaborativa, sociale e solidale.
Laboratori di sussidiarietà significa costruire comunità aggregate intorno ad attività di cura di beni comuni, nelle quali ognuno potrà profondere impegno, esprimere creatività, mettere a disposizione la propria intelligenza e spendere energie, insomma mettersi realmente in gioco in una modalità fattiva di partecipazione alla vita pubblica. Il Regolamento sarà lo strumento operativo indispensabile al quale si vuole arrivare in tempi brevi. Pertanto, Alessandra De Rosa incontrerà i cittadini, in forma associata ma con apertura anche a chi volesse intervenire singolarmente, per renderli partecipi e protagonisti dell'adeguamento della bozza di regolamento da tradursi nello strumento attuativo del “Patto di collaborazione”, 'luogo' in cui la volontà dell'Amministrazione e quella dei cittadini trovano il loro momento di sintesi individuando un bene comune urbano, materiale o immateriale, oggetto di cura e rigenerazione.