Guccione (Pd) su punti nascita: “Gravissimo errore non concedere la proroga”
“Sarebbe un gravissimo errore da parte del Commissario ad Acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi della sanità, on. Giuseppe Scopelliti, non concedere la proroga e procedere in maniera ragionieristica e burocratica alla disattivazione dei punti nascita soprattutto negli ospedali montani, senza aver prima verificato la fattibilità di garantire un efficace ed efficiente servizio di assistenza alle nascite soprattutto in quei comuni collocati in comunità popolose, attorno alle quali ruotano altri comuni più piccoli con difficoltà di collegamento verso ospedali di maggiori dimensioni soprattutto durante la stagione invernale, in cui la chiusura di questi reparti comporterebbe seri problemi in termini di garanzia dei livelli essenziali di assistenza, con pericolo di sovraccarico degli ospedali vicini ed il ricorso a strutture private accreditate ”. E’ quanto afferma, in una nota, il Consigliere regionale del Pd, on. Carlo Guccione. “E sarebbe, inoltre –prosegue Guccione- oltremodo oltraggioso e lesivo della dignità e dell’autorevolezza dell’intero Consiglio regionale non tenere in nessuna considerazione l’Atto di Indirizzo presentato nel corso dell’ultima seduta della Terza Commissione regionale da ben dodici consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione attraverso cui si propone la sospensione di un anno della chiusura dei punti nascita degli ospedali di Acri e San Giovanni in Fiore”. “Ho l’impressione -afferma l’esponente del Pd- che il Piano di Rientro partorito da Agenas sia stato costruito a tavolino, solo guardando la carta geografica della Calabria, senza nessuna conoscenza del territorio e delle realtà interessate, per cui non può tener conto delle mille difficoltà orografiche, climatiche e viarie che esistono nella nostra regione”. “Per questo motivo- conclude Guccione- c’è bisogno di più tempo per una verifica seria, approfondita, basata su dati oggettivi per voltare seriamente pagina e garantire alla Calabria e ai calabresi una sanità davvero virtuosa e di qualità”.